

Poi, camminando in mezzo ai cactus abbiamo avvistato il tempio di Tlahuizcalpantecuhitli con i suoi famosi Atlanti o guerrieri a cui sono legati molti misteri... costruito dai Toltechi intorno al IX sec DC in onore a Quetzalcoatl, o serpente piumato (probabilmente perchè era di carnagione chiara e portava la barba) che predicava la fratellanza e si opponeva ai sacrifici umani. Claudia, che a nostra insaputa aveva con se una conchiglia cerimoniale, una volta sulla sommità della piramide ha iniziato a soffiarci dentro producendo il caratteristico suono.
La vista dal tempio è particolarmente suggestiva, anche se ad est si scorgono le ciminiere dell'impianto di raffineria della Pemex, che non è proprio un bel vedere... Verso l'uscita c'è anche il campo del gioco della palla, molto simile a quello del sito maya di Chichen Itza con cui Tula sembra essere in qualche modo legato. Dopo aver visitato anche il piccolo museo, mentre il sito si riempiva di turisti, siamo andate alla ricerca di un posto per mangiare qualcosa e ci hanno suggerito i Restaurante Ganadero, sulla statale a un paio di kilometri. Un luogo davvero pittoresco! tutto in legno grezzo, con appesi campanacci e fotografie dei manzi e dei tori da premio, le cui carni probabilmente abbiamo mangiato... Non ho potuto trattenermi dal sorridere pensando al Ristorante al Termine dell'Universo di Douglas Adams, quando un manzo si avvicina al tavolo per offrire e far controllare le sue carni che verrebbero poi servite sotto forma di bistecca agli avventori. Arthur Dent il protagonista terrestre (unico sopravvissuto alla distruzione della terra) inorridito rifiuta e dichiara che preferisce un minestrone.... al che il manzo se ne va offeso ed arrivano una carota, un sedano ed altri ortaggi che gli chiedono " chi ti ha detto che a noi piace essere bolliti vivi"?
