Sono passati quasi 3 mesi... non posso crederci! Ci eravamo lasciati mentre partivamo per l'Italia per assistere alla nascita della nipotina... E' arrivata MAIA SOPHIE ! Nata il 24 Maggio 2014 - da notare che per far contenata la nonna (che sarei io) ha scelto proprio il compleanno di Bob Dylan per venire al mondo, con oltre 10 giorni di ritardo sulla data prevista. Alle 4.30 di mattina mi è arrivato un sms da mia figlia: Mi si sono rotte le acque, stiamo andando al Buzzi... Il Buzzi è l'ospedale dei bambini di Milano, dove ho partorito anch'io e devo dire che mi ha fatto un certo effetto ritornarci, quasi trent'anni dopo, per il parto di mia figlia. No, non vi sto a raccontare tutto, dalle doglie alle contrazioni, ai controlli della dilatazione, il dolore, la respirazione, le spinte... per questo vi rimando al sito di mia figlia : http://www.gloriamichelleolmi.com/ Eravamo in 8 ad attendere l'arrivo della piccola Maia Sophie, praticamente un Presepe: Mia figlia, naturalmente, nella parte più attiva... il padre della piccola - che ha assistito al parto facendosi in 4 - io, in qualità di madre della partoriente nonchè "abuelita" della neonata, mia mamma - ovvero la super bisnonna Elsa - entrambi i genitori e la sorella minore del papà della bimba e la sorella di mia figlia... Insomma sembravamo l'armata brancaleone alla riscossa, o una bella famiglia terruncella... tutti a chiedere ogni 2 minuti alle infermiere che entravano e uscivano dalla sala parto: " Tutto bene" ? - "Tra quanto pensa che nascerà" ? - " ho sentito un urlo, sarà mica successo qualcosa di grave"? - " No, signora, durante il parto è normale che si urli...." - "Sì, sì, certo lo so... hem, ho partorito anch'io proprio qui - ma sa è mia figlia - mi sembrava un urlo molto forte..." - "Abbiate pazienza, non state tutti qui vicino alla porta ..." - " ah si certo , si figuri..." e poi ci sdraiavamo sul pavimento per vedere da sotto la porta , o ci attaccavamo al vetro per ascoltare ogni rumore..." . Mia mamma che diceva: ma cosa stiamo aspettando? Chi ci porta a casa? Adesso tocca a noi entrare dal dottore? Ma io veramente non ne ho bisogno, chi deve farsi visitare? - Mamma, stai serena, siamo qui per la nascita della figlia di tua nipote, stai per diventare bis-nonna! Ma davvero? Che bello... non lo sapevo... si sa già se sarà un maschietto o una femmina? Sì, mamma te l'abbiamo detto un miliardo di volte, è una femmina e si chiama Maia Sophie! Finalmente, alle 21.40 abbiamo sentito il vagito di Maia! Era nata, tutto era andato bene... Però, immediatamente dopo, abbiamo visto un infermiere che entrava con un'incubatrice... oddio che cosa succede? Le incubatrici sono per i bambini prematuri o piccoli e questo non era certo il suo caso, dato che Maia era nata dopo il termine e dagli esami doveva pesare più di 3 chili! Finalmente è apparso il papà a tranquillizzarci.... visibilmente stanco e provato ha detto: tutto bene, ha solo bevuto un po' di liquido amniotico e per sicurezza la tengono una notte sotto osservazione, in incubatrice perchè aveva un po' di liquido nelle vie respiratorie. Poi l'hanno portata fuori ed eccola lì.... bella vispa! Che faceva le bollicine con la bocca e muoveva le manine con gli occhi spalancati... un'amore! E' bellissima, dolcissima, una cucciolina meravigliosa... e in questi casi non si può far altro che essere grati a Dio per il miracolo della vita: insondabile, ineguagliabile, inesplicabile, imbattibile... Dedico alla piccola Maia Sophie una strofa di Forever Young di Bob Dylan, che stavamo ascoltando alla radio giusto la sera prima che nascesse... "May God Bless and keep you always, may your wishes all come true, may you always do for others and let others do for you, may you build a ladder to the stars and climb on every rung and may you stay forever young!" (Bob Dylan) |
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La valigia è pronta, tra 20 minuti arriva Claudia e con lei andremo a Città del Messico, da lì lunedì abbiamo il volo per Milano... lascio la mia casita di San Miguel in buone mani (spero). Torneremo tra circa 2 mesi. E' passato un anno e 3 mesi da quando sono arrivata qui con 2 valigie e tanta voglia di cambiare.... Ora posso dire che qui mi sento a casa mia. Però iniziavo ad avere anche un po' di nostalgia dell'Italia.... dei miei amici e di mia figlia! A proposito, la ragione prinipale per cui torno in Italia è che mia figlia sta per avere un figlio, anzi una figlia! Quindi diventerò presto nonna. Spero di arrivare in tempo per il parto.... la cui data è prevista per metà Maggio, però potrebbe essere anticipato, dato che la bimba pesa già più di 3 kg. Quando ho svegliato mia mamma questa mattina e le ho detto che dovevamo partire, mi ha chiesto: dove andiamo? - in Italia mamma ! - E perchè? Mi ha risposto .... Non vuoi vedere Gloria? - Bè, certo.... Quindi salutiamo il cane Tilli, la vicina di casa ed i bambini e .... si parte! Torneremo "a casa" tra circa 2 mesi. Hasta Luego san Miguel! Siamo arrivate nella "Grande Città" - Distrito Federal - alle 6 del pomeriggio, piovigginava ed il cielo era grigio,era sabato quindi non c'era molto traffico. Sandra mi aspettava a casa, dove ci dava ospitalità per 2 notti. Aveva già preparato la cena ed un bicchiere di vino anche per noi. Siamo andate a dormire presto. La mattina dopo era domenica e quindi siamo andate in Chiesa con Sandra! Una bellissima Chiesa internazionale con persone provenienti dalle Filippine, Giappone, Indonesia, Russia, India, Africa ed Europa... la Capital City Baptist Church. Poi con Gwen ed altri amici abbiamo passato una giornata indimenticabile in giro per Città del Messico! La mattina alle 5.30 un taxi ci sarebbe vuenuto a prendere per portarci all'Aereoporto per il volo delle 9.30 per New York e da lì a Milano Malpensa. Il volo per NY era solo 4 ore e mezza, con 6 ore di attesa in aereoporto.... sarebbe stato bello anche andare a farsi un giretto a manhattan, ma avevo paura di perdermi la mamma... Tipo " Mamma ho perso l'aereo" nella versione "La mamma ha perso l'aereo" - 6 ore sembrano tante ma in realtà non sono poi molte per andare e tornare da Manhattan. Così ci siamo accontentate di una foto davanti ad un cartellone con Empire State Building. Ho chiesto a mia mamma se sapesse dov'era e mi ha detto : No, dove siamo? - A New York mamma! - A New York? E cosa ci facciamo qua? Chi ci viene a prendere? - Andiamo in Italia da Gloria! - Ma come ci andiamo? In treno o in autobus? E poi dobbiamo prima andare a casa a fare le valigie... Ma no mamma le valige sono già sull'aereo. Adesso ci imbarchiamo anche noi e voliamo a Milano. - Ma allora cosa ci siamo venute a fare a New York per tornare a Milano?.... Il secondo giorno della crociera Progressive Nation at Sea era di navigazione nell'Oceano: mare, mare e ancora mare... sole ed una leggera brezza, mare calmo. Temperature tra i 22 ed i 30 gradi... Sveglia alle 8.30 perchè alle 9 in punto avevo appuntamento con nientepopodimeno che Mr. Neal Morse nel ristorante in Prua per un WORSHIP on the ship.... Insomma siamo o non siamo su una nave da crociera in mezzo al mare caraibico, con la musica dal vivo che ci piace di più?...allora il minimo che possiamo fare è ringraziare DIO! E' stato un momento davvero emozionante e commuovente, cantare e lodare con Neal iniseme a gente di tutto il mondo, tatuati con teschi e dragoni sulle spalle, capelli lunghi, rock'n roll... Hey dude, GOD ROCKS ! E chi dice che il rock è la musica del diavolo non ha capito niente e può andarci (al diavolo)! Ho conosciuto Tod un amico di Neal e Melody, una simpatica ragazza Messicana di Galeana (incredibile!!!) Ma la cosa più incredibile era l'atmosfera di Pace, Amore e serenità che si respirava... Tanto che il giorno seguente allo stesso appuntamento delle 9 per il Worship eravamo almeno un centinaio!!! God is Good, really... Ed abbiamo pregato per tutta la nave, equipaggio compreso... A proposito di equipaggio, all'ingresso del ristorante self service c'era una signorina Indonesiana che , armata di spruzzatore di liquido disinfettante, accoglieva tutti con un sorriso ed un " washy washy happy happy smiley smiley all the time!" E questo è diventato il tormentone della crociera... quando ci si incontrava in ascensore o in spiaggia o al bordo della piscina o sotto al palco del concerto il saluto era: washy washy! happy happy! Persino Adrian Belew l'ha inserito nella sua scaletta!!!! Comunque il menù del secondo giorno era davvero succulento: Gli eccellenti HAKEN alla 1 pm sul palco della piscina; poi i fantastici Beardfish dalla Svezia con ammore, i Riverside dalla Polonia; Portnoy Sherinian Mac Alpine e Sheehan per chi ama il virtuosismo ed il brivido della velocità... Nel teatro Sturdust è la volta dei Pain of Salvation (senza il carismatico frontman Daniel, costretto in un ospedale di Eskilstuna da un raro parassita mangiacarne... sembra una storia dell'orrore degna di EA Poe, ma è la verità) se la sono cavata egregiamente, con il biondo vikingo chitarrista Ragnar da me battezzato al festival di Veruno "primadonna" che ha preso in parola il mio nickname appropriandosi di palco e microfono... https://www.painofsalvation.com/ Poi di corsa nuovamente al Ponte per gli Spock's Beard e poi alla sala Spinnaker per il Q&A con Jon Anderson. Davvero carino, ha suonato alcuni dei brani più noti degli Yes da solo in versione unplugged, ed una curiosa canzoncina Tommy and I, dove raccontava i suoi primi concerti nella band formata con suo fratello Tommy a Liverpool e di quando con loro è salito sul palco a cantare un giovane che aveva la voce quasi come quella di Ray Charles... era Joe Cocker! E poi uno strano tipo tutto boccoli biondi che gli aveva fatto provare il primo spinello (Robert Plant). Ma il bello doveva ancora venire... infatti l'ultima sera Jon avrebbe cantato con i Transatlantic e sarebbe stato davvero un evento epico da pelle d'oca che ha lasciato tutti, ma proprio tutti, Jon incluso, a bocca aperta.... tanto che a un certo punto ha detto "wow, I'm soooo spaced out!" in puro slang hippy ... washy washy hippy hippy.....all the time!!!! (segue a breve con l'ultima puntata) Avete presente quella pubblicità della Costa Crociere (pre-Schettino) dove si vedeva una coppia che si svegliava la mattina e si rendeva conto di essere nel proprio letto di casa e non più in crociera e si metteva a piangere? Bene, io mi sento più o meno così da circa 2 settimane, da quando cioè sono sbarcata dalla Norwegian Pearl - Progressive Nation at Sea cruise... Non ero mai stata in crociera in vita mia ed avevo sempre snobbato questo tipo di vacanza che ritenevo noioso, da pensionati flaccidi e rincoglioniti. Ma, in effetti, questa non era una crociera qualsiasi... bensì inventata da quel pazzo di Mike Portnoy (ex batterista dei Dream Theater, ora Transatlantic, Winery Dogs, etc....). Annoiarsi era impossibile: piscina, vasche idromassaggio, 8 ristoranti (di cui uno a buffet) 6 o 7 bar, un casinò, negozi, spa, parrucchiere, pista da jogging, palestra, campetto da footbal/basket, 10 / 12 concerti al giorno e panorami mozzafiato... Ecco la cronaca: Ho lasciato la mamma a San Miguel nelle mani di 2 preziose amiche: Mary e Pachita, ma sopratutto nelle mani amorose di Dio. Sono partita alla volta di Miami con un volo supereconomico della Spirit Airlines da Toluca a Fort Lauderdale, augurandomi che il nome Spirit non fosse profetico... ma anche se lo fosse stato, Amen! Siamo atterrati subito dopo il tramonto, ho preso un taxi collettivo che per la modica somma di 21$ mi ha depositato davanti al Jazz Hostel on South Beach. Un ostello dove avevo prenotato un posto in dormitorio femminile da 4 che per fortuna era occupato solo da un'altra donna e tutto sommato non era male, con bagno en suite. L'atmosfera molto rilassata da infradito e canotta e l'aria tiepida anche alle 10 di sera mi ha accolto piacevolmente. Avevo fame. A poche centinaia di metri dall'ostello c'erano diversi ristoranti e fast food, ma il mio occhio clinico ha subito notato l'insegna FRATELLI LA BUFALA ... Così mi sono gustata una vera pizza napoletana sotto le palme nella Miami by night! Portata da un cameriere Italiano... incredibile quanti Italiani ci siano a Miami! E se non sono Italiani sono Messicani o ispanici... Gringos pochi, quasi tutti pensionati o turisti. la mattina dopo avevo il tempo per un'oretta di spiaggia ed un tuffo veloce. Passeggiando per South Beach ho trovato DecoBike, http://www.decobike.com/map-location un sistema di noleggio automatico biciclette facilissime da utilizzare: inserisci la carta di credito, digiti il pin, il codice della bici che vuoi prendere e taac il gioco è fatto! La riporti in un qualsiasi altro posteggio automatico e ti viene addebitato l'importo del tempo usufruito ( nel mio caso circa 5 dollari) Altro che BikeMi dove ti devi abbonare online ricevere il codice e poi puoi noleggiare la bici. Così ho pedalato fino alla spiaggia e mi sono portata la bicicletta fino quasi sulla riva, mettendoci sopra la mia borsa e l'asciugamano mi faceva anche ombra! Riportata la bici ad un punto Decobike e tornata in ostello per una doccia e riprendermi il bagaglio sono andata al Port of Miami dove la Norwegian Pearl mi aspettava ormeggiata , pronta a salpare per 4 giorni di cociera Prog... La nave è bellissima e la mia cabina? Giudicate voi... e guardate che meraviglia di composizioni faceva il personale di bordo con gli asciugamani... Mentre la nave salpava dal Porto di Miami, con lo sfondo di un tramonto meraviglioso, è ufficialmente iniziato Progressive Nation at Sea con il primo concerto sul Ponte: E chi meglio dei TRANSATLANTIC poteva inaugurare questo evento??? Capitan Barbablù (Mike Portnoy) in testa.... al timone della sua batteria! Neal Morse, tastiere e voce, Roine Stolte, chitarra e voce, Pete Trewavas basso e voce e con l'aiuto del polistrumentista e cantante , ora frontman degli Spock's Beard (da quando Neal li ha lasciati).... (segue a breve) Ci siamo fatte un regalo, invece di spendere inutilmente soldi in regalucci e regalini di Natale e compleanni perlopiù inutili...siamo andate a San Josè de Los Cabos in Baja California Sur... praticamente la fine del mondo! In tutti i sensi: perchè è un posto bellissimo, perchè è la punta della penisola che si estende a sud della California ( ma grazie a Dio non è stata ancora del tutto "rubata" ai Messicani dai Gringos.... ) infatti viene anche chiamata "Cabo Finisterre", al pari della punta della Galicia in Spagna. Siamo partite con pochi bagagli prima per Guadalajara ... 5 ore in un comodissimo e lussuoso bus della linea ETN, con sedili comodissimi, reclinabili con poggiapiedi, schermo per guardare film y hasta un "refresco con lonche" gentilmente offerto (un succo di frutta, patatine e un'empanada). La mamma continuava a chiedere: quanto manca ancora? dove siamo? dove stiamo andando? a ripetizione... come nel film Shrek quando donkey (l'asino) continua a chiedere "are we there yet? are we there yet? are we there yet?" ( siamo arrivati? ) e Shrek risponde: "entertain yourself!" ecco , io ho fatto lo stesso... le ho messo le cuffiette in testa e fatto partire un film sul suo monitor... A Guadalajara abbiamo pernottato in un anonimo ma comodo hotel vicino allaereoporto e la mattina seguente siamo ripartite per Los Cabos su un puntualissimo e comodo volo della linea low cost Vivaaerobus (tipo Ryanair) che suggerisco a tutti i viaggiatori in Messico... Siamo atterrate all'aeroporto di Los Cabos alle 10.40 del mattino ( la BCS è un'ora indietro rispetto al messico continentale) temperatura 30° sole e cielo limpido... Un paradiso! E' venuto a prenderci nientepopodimeno che Annibale Patella! Sì proprio lui, quello di Italianinbajawww.italianinbaja.com e www.facebook.com/italianinbaja ci eravamo conosciuti su Facebook per via del mio blog e dato che lui si era trasferito in Baja con la sua bella famiglia (moglie messicana e figlio di 8 anni) 6 mesi fa dalla toscana, ci siamo scambiati consigli e commenti e dopo vari mesi di corrispondenza quando gli ho detto che era mia intenzione andare a trovarli, ci hanno accolto come fossero parenti... anzi molto meglio dei parenti... Abbiamo passato 5 giorni meravigliosi! visitando il centro di San Josè del Cabo (molto più vero e messicano della città gemella Cabo San Lucas, invivibile e ormai totalmente in mano ai gringos...) piena di localini e gallerie d'arte davvero interessanti... abbiamo mangiato deliziose tacos de pescado e visitato gallerie d'arte e spiagge magnifiche... da Playa Chileno, tranquilla, pulita con tutti i comfort. a Playa Palmilla (la spiaggia dei VIP) dove ci hanno letteralmente "pelato" per mangiare 2 insalate e 2 aranciate... 950 pesos!!!! (80 Dollari!). Poi siamo andate a vedere le balene con la famiglia Patella al completo, salpando con una barca di pescatori da Playa Pellicano, navigando in mare aperto in direzione del famoso "Arco" di Los Cabo. E dopo circa mezz'ora di tranquilla navigazione, su di un mare liscio come l'olio, il cielo appena velato - meglio così abbiamo evitato scottature e colpi di sole - eccole! Che emozione... questi giganti del mare... che emergono e si avvicinano con delicatezza senza rumore, si sente solo il soffio che emettono, alzano la coda poi si reimmergono sempre delicatamente... Ma ad un certo punto, dopo aver inseguito per un po' di tempo una coppia in amore, il maschio ci si è parato davanti e... guardate cosa ha fatto per comunicarci chiaramente che volevano privacy....c qui per effettuare modifiche. Psalm 104:26 And look! See the ships! And over there, the whale you made to play in the sea. Psalm 104:25-27 ecco qui la foto fatta da Ale (moglie di Annibale) mentre la balena maschio alzava la sua coda di fronte alla nostra barca per chiederci di lasciarlo ammoreggiare in pace con la sua balenottera... uno spettacolo davvero emozionante! Ma non è tutto.... abbiamo addirittura pescato un waco, un pesce enorme lungo un metro... il nostro "capitano" Pancho ci aveva chiesto se poteva buttare la lenza con esca di una canna da pesca mentre si tornava verso riva, noi ovviamnete abbiamo risposto di sì e... a un certo punto la canna ha iniziato a muoversi e la lenza a tirare fortissimo... Ale ha afferrato la canna ma era troppo pesante e Annibale l'ha aiutata , poi è intervenuto Pancho ed abbiamo tirato in barca un pescione enorme... che poi abbiamo diviso equamente ed abbiamo cucinato la sera stessa freschissimo. Al forno con pomodorini e patate e capperi... Il bello è che mentre tiravamo su il pesce che si dibatteva mia mamam ha esclamato"poverino"! E il figlio di Annibale ha detto... "ma che poverino... è buono!" Infatti era davvero buonissimo! Ed ha avuto l'onore di essere la nostra ultima cena a casa Patella, prima del nostro ritorno a San Miguel.... Però ogni volta che vado in Baja California ci lascio un pezzetto di cuore... e questa volta anche grazie ad Annibale, Ale ed il loro simpaticissimo bambino....Hasta Luego! Ecco, oggi si chiudono ufficialmente tutti i festeggiamenti della famiglia Ventura... E, come ho scritto sulla mia pagina FB: "Il giorno del mio compleanno è sempre stato un giorno speciale anche se non faccio nulla di particolare... un giorno di riflessione e bilanci, di ringraziamenti e perdoni, consapevolezza e preghiera. Il mio anno comincia qui, non il primo gennaio. Voglio ringraziare tutti gli amici vicini e lontani che mi hanno fatto gli auguri e si sono ricordati di me regalandomi un sorriso, in particolare Aldo per le magnifiche rose che aspettavo da 14 anni! E che qui ho apprezzato ancora di più... A mia figlia per avermi telefonato ed aver condiviso le sue emozioni di dolce attesa... Oggi sento come se il mondo fosse un grande e caldo abbraccio. Ma il più grande dono di tutti viene dal cielo: Grazie a Dio per l'Amore ed il tempo per impararlo!" Oggi è davvero stata una "giornata particolare": mi ha svegliato lo squillo del telefono, era mia figlia che mi chiamava dall'Italia per farmi gli auguri. Bello sentire la sua voce che mi raccontava dall'altra parte dell'oceano che "Mirtillo" inizia a scalciare nella sua pancia di "Work of life in progress". Poi mi hanno telefonato altri amici e amiche... e una signorina che mi ha chiesto se erano pe rme dei fiori che avevano mandato dall'Italia.... wow, chi sarà mai stato? Dico, non so, penso di sì... dopo poche ore hanno bussato al cancello e mi hanno consegnato un bellissimo mazzo di 15 rose rosse con un bigliettino per Daina Jasmine... sì, sì sono propio io....lo specchio ha la mia faccia! Una faccia nuova, di 54 anni... o 45... o... Ecco qui un po' delle mie facce in questi "primi" 54 anni di vita: Sì, il tempo passa... e passano gli anni, ma c'è sempre tempo, c'è ancora tempo per imparare ad Amare....Mi e vi regalo una canzone di Fossati, che oggi ho ascoltato fino allo sfinimento... Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno che hai voglia ad aspettare un tempo sognato che viene di notte e un altro di giorno teso come un lino a sventolare. C'è un tempo negato e uno segreto un tempo distante che è roba degli altri un momento che era meglio partire e quella volta che noi due era meglio parlarci. C'è un tempo perfetto per fare silenzio guardare il passaggio del sole d'estate e saper raccontare ai nostri bambini quando è l'ora muta delle fate. C'è un giorno che ci siamo perduti come smarrire un anello in un prato e c'era tutto un programma futuro che non abbiamo avverato. È tempo che sfugge, niente paura che prima o poi ci riprende perché c'è tempo, c'è tempo c'è tempo, c'è tempo per questo mare infinito di gente. Dio, è proprio tanto che piove e da un anno non torno da mezz'ora sono qui arruffato dentro una sala d'aspetto di un tram che non viene non essere gelosa di me della mia vita non essere gelosa di me non essere mai gelosa di me. C'è un tempo d'aspetto come dicevo qualcosa di buono che verrà un attimo fotografato, dipinto, segnato e quello dopo perduto via senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata la sua fotografia. C'è un tempo bellissimo tutto sudato una stagione ribelle l'istante in cui scocca l'unica freccia che arriva alla volta celeste e trafigge le stelle è un giorno che tutta la gente si tende la mano è il medesimo istante per tutti che sarà benedetto, io credo da molto lontano è il tempo che è finalmente o quando ci si capisce un tempo in cui mi vedrai accanto a te nuovamente mano alla mano che buffi saremo se non ci avranno nemmeno avvisato. Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare ( C'è Tempo - I. Fossati ) Le Feste a casa mia iniziano con il compleanno di mia mamma, il 7 di Dicembre e finiscono con il mio, il 7 Gennaio... Ecco alcune foto del "cumple" di mami al ristorante Mi Vida, con amiche ed amici e ...non potevano mancare i Mariachi che cantano las Mañanitas... e al posto della classica torta, un dessert molto particolare: un quadro dolcissimo... La mamma continuava a chiedere, ma di chi è il compleanno? Così glielo abbiamo scritto con il cioccolato: Auguri Elsa! Ma davvero è il mio compleanno? Si mamma, oggi compi 85 anni! Ma no dai.... non è vero..... A dire il vero le feste iniziano anche prima.... dai primi di Dicembre, perchè quasi tutte le persone più importanti della mia vita sono nate in questo mese... Ad esempio ieri era il compleanno di un bambino ebreo che si chiamava Immanuel (Dio con noi) detto anche Gesù di Nazareth e grazie a quel bambino, nato in una stalla, una notte d'inverno, mentre probabilmente nevicava sulle colline della Palestina, tutto è cambiato....perchè con lui è nata la vita stessa. Pensate poi che scandalo doveva essere la sua nascita: Maria non aveva ancora "conosciuto" Giuseppe che non l'aveva ancora "ufficialmente" sposata, quando già era incinta... Giuseppe deve aver avuto parecchi dubbi e passato molte notti insonni prima di decidere che cosa fare di quella moglie adolescenete che si dichiarava vergine e che lui ben sapeva di non aver ancora toccato... incinta ... di chi? Dello Spirito Santo? Si certo.... però CONTRARIAMENTE AI COSTUMI DEL TEMPO NON L'HA RIPUDIATA, NON L'HA MANDATA ALLA LAPIDAZIONE, le ha creduto, per amore le ha creduto. E per Amore è nato Gesù. In questi giorni ho rivisto un film bellissimo: "PER AMORE, SOLO PER AMORE" che racconta QUESTA STORIA, la più bella STORIA D'AMORE di tutti i tempi, vista con gli occhi di Giuseppe, anzi del suo servo... Vi consiglio di andarlo a vedere, perchè davvero le cose devono essere andate proprio così...ed è stato un vero miracolo. "Alla vigilia del cambiamento, la soglia, il punto di svolta quando ciò che è stato prima diventa ciò che può essere per sempre. Questi punti cardine della vita sono luminosi. Sono i rari momenti in cui l'aria stessa sembra diversa, formicolante di una nuova energia, ogni senso allertato e pronto, si potrebbe dire che la speranza sta girarando a piedi questo angolo di realtà. Alla vigilia di una benedizione, il punto di svolta quando la bontà infine tracima nella vostra vita e rende il vostro sogno reale come se fosse sempre stato, in attesa di trovare, vero come amore nuovo nato nel mondo." Questa è una bellissima frase di Steven Charleston, che non conosco, ma che ho trovato sulla pagina facebook di un'amica e che riassume secondo me pienamente lo Spirito del Natale.. Ma il giorno di Natale può davvero succedere di tutto, anche un miracolo, come un Flash Mob nella piazza principale di San Miguel de Allende, proprio sotto l'Albero di Natale. .... chiedere l'autorizzazione per fare un flash mob (il primo - pare - a San Miguel) al Comune solo 3 settimane prima ... ricevere miracolosamente risposta ad una email in meno di 2 giorni dalla persona incaricata degli eventi , turismo e rapporti con l'estero e fomento economico per la Municipalità. Avere un appuntamento immediato, sentirsi dire che l'idea è piaciuta molto e sono felici di appoggiarla. Chiedere quale giorno, tra quelli delle festività natalizie, pensavano di poterci dare il permesso per realizzare il flash mob e sentirsi rispondere: Che ne dite del 25 Dicembre alle 5 del pomeriggio????? Perfetto! Come solo la Perfezione stessa potrebbe programmarlo... E poi farsi fare sei "Visto Bueno" da tutte le Autorità competenti in 2 ore.... trovare un'orchestra di bambini e ragazzi disposti a suonare Carols Natalizi nel flash mob , raccogliere dei soldi per fare una donazione all'orchestra, scegliere e provare 3 melodie di Natale, improvvisare un coro... pianificare il luogo, l'arrivo dei musicisti, chi, come e quando portare le sedie ed i leggii, dove si metteranno i bambini con i loro strumenti prima di entrare "in scena" uno o due per volta? Come far smettere qualsiasi altro rumore nella piazza... preparare ed imparare i testi delle canzoni: "Hark the Herald Angels Sing" (Gloria al Neonato Re) "Adeste Fidelis", "Bianco Natale" ... scrivere dei cartelli per comporre le frasi FELIZ NAVIDAD e MERRY CHRISTMAS alla fine... e poi chi come e in che lingua per dire una preghiera finale? Ci sono stati momenti di panico, lo ammetto, e sì ho avuto anche un po' di paura che tutto saltasse e che il nemico trovasse mille modi per farlo saltare... ma non ho MAI perso la fede che invece sarebbe successo e sarebbe stato bellissimo! Bene tutto ciò è successo e questo è il risultato: Una persona a me sconosciuta ha scritto nel forum di una lista civica queste parole:
"Sitting in the jardin tonight around 5PM. As we got up to leave we walked by a young violinist playing Christmas carols being conducted by a gentleman. No one was paying attention. They had just arrived. We stopped to listen. It wasn't long before another violinist joined her...then another.... then the bass, trumpets, horns...etc etc. Before we knew it we were experiencing our first " flash mob". Eventually several hundred people were watching, listening, eventually singing along. It was one of those wonderful, joyful ( I cried) moments that only SMA can offer. Thank you who ever organized this...it was a great holiday gift." GRAZIE! BUON NATALE dal Cuore di San Miguel de Allende!!!!! Quando ho iniziato questo Blog scrivevo quasi tutti i giorni, poi 2 volte alla settimana, in seguito 2 volte al mese, una volta al mese... Ora mi accorgo con orrore che è passato più di un mese dal mio ultimo post... Lo siento, Perdonatemi! Comunque ringrazio i miei "lettori" per la pazienza e perseveranza nel leggermi... A proposito, si avvicina la Festa del Ringraziamento, una storica tradizione degli Stati Uniti, che risale al novembre 1623, quando fu effettuato il raccolto, W. Bradford, Governatore della Colonia di Playmouth Massachusetts fondata dai Padri Pellegrini, emise l'ordine: « Tutti voi Pellegrini, con le vostre mogli ed i vostri piccoli, radunatevi alla Casa delle Assemblee, sulla collina... per ascoltare lì il pastore e rendere Grazie a Dio Onnipotente per tutte le sue benedizioni. » 102 pionieri (52 uomini, 18 donne e 32 bambini) perseguitati in patria, salparono dalle coste Inglesi a bordo della Mayflower, approdando sulle coste del Nuovo Mondo nel 1621, dopo un duro viaggio attraverso l'Oceano Atlantico (durante il quale molti si ammalarono e tanti morirono). Arrivarono quando l'inverno era alle porte; in un territorio selvatico e inospitale, fino ad allora abitato solo da nativi americani. Nonostante avessero portato dall'Inghilterra varie semenze da coltivare che seminarono nella terra dei nuovi territori; la semina non produsse i frutti necessari al sostentamento della popolazione: circa la metà di loro non sopravvisse al rigido inverno. Sarebbe stato così anche l'anno successivo se non fossero intervenuti i nativi americani (gli indiani) che indicarono ai nuovi arrivati quali prodotti coltivare e quali animali allevare, nella fattispecie il granturco ed i tacchini. Dopo il duro lavoro degli inizi, i Pellegrini indissero un giorno di ringraziamento a Dio per l'abbondanza ricevuta e per celebrare il successo del primo raccolto. I coloni invitarono alla festa anche gli indigeni, ai quali dovevano molto se la loro comunità aveva potuto superare le iniziali difficoltà di adattamento nei nuovi territori. Nel menù di quel primo Ringraziamento americano ci furono pietanze divenute poi tradizionali - in particolare il tacchino e la zucca. Questa gioiosa festività intercomunitaria, fu in seguito sospesa, o meglio tramutata in digiuno, espiazione ed implorazione di misericordia, anche a causa degli stenti dovuti alla guerra con contro gli Inglesi. La tradizione fu ripresa nel 1862 -63 dal presidente Abraham Lincoln, il quale collocò la festa nel calendario al quarto giovedì di novembre, data che da quel momento è rimasta sempre uguale. Dietro la decisione di Lincoln di riprendere la tradizione interrotta, ci fu la scrittrice Sarah Josepha Hale, una delle donne più importanti, benché poco riconosciuta, della storia americana, la quale influenzò il presidente a proclamare ufficialmente un giorno di ringraziamento, convinta che osservarlo avrebbe unito il Paese e lo avrebbe riappacificato, durante il periodo difficile della Guerra di Secessione. Nel 1941, infine, il Congresso degli Stati Uniti la proclamò festa legale. La Proclamazione di ringraziamento del 1863 diceva: « L'anno che si avvia alla fine è stato ricolmo della benedizione di campi fruttuosi e di cieli salubri. A queste munificenze, di cui godiamo così costantemente da essere portati a dimenticare la loro fonte, se ne sono aggiunte altre di natura così straordinaria da non poter che penetrare e addolcire anche i cuori abitualmente insensibili alla Provvidenza sempre vigile di Dio Onnipotente. In mezzo a una Guerra civile di ineguagliata portata e severità, che talvolta è sembrato invitare e provocare l'aggressione degli Stati stranieri, è stata preservata la pace con tutte le nazioni, è stato mantenuto l'ordine, sono state rispettate e obbedite le leggi ed è prevalsa l'armonia ovunque tranne che nel teatro del conflitto militare; mentre quel teatro si è grandemente ristretto con l'avanzare degli eserciti e delle marine dell'Unione. La necessaria deviazione della ricchezza e delle forze dai campi dell'industria pacifica alla difesa nazionale non hanno arrestato l'aratro, le navette o le navi; l'ascia ha allargato i confini dei nostri insediamenti e le miniere, di ferro come di carbone e dei metalli preziosi, hanno prodotto ancora più abbondantemente di prima. La popolazione è aumentata costantemente, nonostante le spoliazioni sul campo, l'assedio e il campo di battaglia; e al Paese, che gioisce nella consapevolezza di un aumento di forza e vigore, è permesso aspettarsi che continuino gli anni di grande aumento della libertà. Nessuna mente umana ha congegnato né alcuna mano mortale ha elaborato queste grandi cose. Esse sono i doni generosi dell'Altissimo Dio, il quale, mentre ci tratta con ira per i nostri peccati, si è nondimeno ricordato della sua misericordia. Mi è sembrato giusto e appropriato che essi fossero riconosciuti con solennità, riverenza e gratitudine, con un sol cuore e una sola voce, dall'intero Popolo americano. Invito pertanto i miei concittadini in ogni parte degli Stati Uniti, e anche coloro che si trovano in mare e che soggiornano in terre straniere, di designare e osservare l'ultimo giovedì di novembre prossimo, come giornata di ringraziamento e Lode al nostro Padre benefico che abita i Cieli. […] » In tutto questo ci sono molti punti di riflessione e verità... Una è che non si può ringraziare senza perdonare e non si può essere perdonati senza ringraziare. Non c'è Ringraziamento senza perdono. Qui ho messo alcune foto della festa di Ognissanti, che abbiamo festeggiato a casa di amici. Quest'ultima è una festività molto controversa ed ultimamente molto di moda ma anche contestata: Halloween..... ma è tutta un'altra storia....Per dirla con Adriano celentano : "Grazie, prego scusi, tornerò....." In questi giorni sono in piena eccitazione ed entusiasmo! Lunedì 14 ottobre inizierà il mio corso di Cucina Regionale Italiana : RICO! Che significa buono in messicano, ma è anche acronimo di Regional Italian Cooking... e suona come un nome italiano... Questa idea mi è venuta perchè fuori dall'Italia gli unici piatti che si conoscono e si apprezzano della cucina Italiana sono: spaghetti "bolognese" (ovvero con il ragù) lasagne, cannelloni o ravioli ricotta e spinaci, la carbonara e poche altre ricette... Ma la cucina Italiana in realtà non esiste.... è un insieme di ricette regionali ed ogni regione ha le sue specialità, molto diverse tra loro, con ingredienti che si trovano principalmente in quella zona: Ad esempio al sud si cucina in modo molto diverso che al nord... La salsa di pomodori pelati o perini è tipica della cucina del centro-sud, mentre al nord si cucinano più risotti, trofie al pesto alla ligure, o con salse cremose ai funghi, alle noci o quattro formaggi... Ovviamente nelle regioni che si affacciano sul mare si cucina più pesce, mentre in quelle interne prevale la carne. Anche i tipi di pasta sono diversi da regione a regione: ad esempio in Lombardia abbiao i pizzoccheri (di farina di grano saraceno), in liguria le tipiche trofie (gnocchetti sottili ed attorcigliati), in Emilia i garganelli (pasta ottenuta con farina, uova, parmigiano reggiano, noce moscata e poi arrotolata a mò di piccole sigarette rigate), gli strangozzi in Umbria, le famose orecchiette Pugliesi ( a forma di piccole orecchie); in Calabria i Maccheroni, in Basilicata gli strozzapreti e in sardegna i malloreddus (ance noti come gnocchetti sardi, in quanto hanno la forma di piccoli gnocchetti). http://francorossi.tripod.com/italiano/regioni.htm. Tutti noi in Italia conosciamo bene i diversi tipi di pasta o di riso, di ravioli o gnocchi che usiamo per i nostri piatti, così come tutte le diverse salse per accompagnarli. Inoltre in Italia non esiste un "Ristorante Italiano", abbiamo Ristoranti Toscani, Siciliani, Sardi, Piemontesi, Bolognesi, Pugliesi... ma all'estero no... qui in Messico e buona parte del resto del mondo vsnno al Ristorante Italiano, dove ordinano gli "spaguetti" come li chiamano loro alla "boloñese"... la "Lasañas" e poco altro... Il mio corso vuole far conoscere la grandissima varietà e diversità della nostra cucina e la storia e la cultura che sono ad essa indissolubilmente legate. Un arduo compito... A dire il vero ho un pochino di paura , che si manifesta con le "farfalle nella pancia" e in questo caso non intendo un tipo di pasta... Comunque ormai il dado è tratto ! (ed ancche qui non intendo il dado da brodo...). Il corso inizia lunedì prossimo con una lezione pilota (gratuita) per conoscere le basi della cucina Italiana. Al ristorantino-rosticceria Denver's Olivo Verde http://denversgo.blogspot.mx/ specializzato in gastronomia Italiana, qui proprio dietro a casa mia, sulla Calzada de l'Aurora, insieme a Juan Manuel, in arte Denver - Chef del ristorante - che farà il cooking show dimostrativo, mentre io spiegherò (in Italiano, inglese e spagnolo = spanglishliano) Abbiamo anche un sito internet! www.rico-sma.com - fatto in quattro e quattr'otto dalla super-woman Zoe, socia di Denver, che ho abilmente coinvolto in questa folle impresa! E' ancora tutto un work in progress, però la nave sta partendo... Che emozione! Poi, le lezioni vere e proprie inizieranno il 28 ottobre con la Sicilia! Il costo a lezione è di circa €56 (75 USD o 950 mex pesos) include gli ingredienti e la cena di 4 portate che si può portare a casa o si mangiare sul posto... In tutto questo anche la mamma avrà il suo ruolo: seduta al tavolino con il suo "capelin" rosso e la sua giacchetta... sarà la "nonna italiana" che assaggia e dà il suo giudizio sui piatti... esclamando in italiano "che bontà!" oppure - " non mi pace!" e gesticolando... fa parte dello show RICO! Qui prosegue l'avventura della famiglia Ventura... Mamma Mia! E' già passato un mese... non ci posso credere! Ho lasciato la mamma in Messico, insieme a Patty (nella foto a lato) una simpatica ragazza di San Francisco (di origine Messicana) che aveva bisogno di stare un mese a San Miguel per lavoro, e le ho proposto uno scambio: ti lascio la casa gratis... e la mamma... Sono partita il 1 settembre alla volta di Milano per lavorare al Festival Rock 2 Days Prog + 1 di Veruno il 6,7,8 settembre, appuntamento a cui da ormai 5 anni non posso mancare... leggete la recensione e capirete perchè: http://www.concertionline.com/concerti-rock/veruno-2-days-prog-1-quando-la-musica-prog-conquista-un-intero-piccolo-paese-foto-e-recensione-festival/_ All'inizio c'è stato un allarme rosso, poi rientrato per fortuna: Patty mi ha mandato un messaggio in panico: tua mamma si è presentata questa notte alle 2 in camera mia e mi ha fatto prendere un mezzo infarto. Era agitata, piagnucolava e ti cercava... Le ho detto "ma Daina è in Italia" e lei mi ha risposto " perchè noi dove siamo?"... naturalmente avevo spiegato a mia mamma che andavo in Italia per un mese, lo avevo anche scritto sulla sua agenda, di non preoccuparsi che patty sarebbe stata con lei ed avrebbe anche ricevuto visite di amiche e amici di San Miguel e della nostra Chiesa... Avevo anche spiegato a Patty la totale mancanza di memoria breve di mia mamma... ma si sa': una cosa è dire ed udire, un'altra vedere e fare... Dopo qualche giorno la situazione si è assestata, mia mamma ha iniziato ad abituarsi ad avere Patty per casa (a cui ho consigliato di chiudersi a chiave di notte) ed al fatto che io ero via. Anche se a volte ancora fa confusione su dove sono io e dove si trova lei, ma questo è normale. Poi ho chiesto a delle persone ed a Maria, la signora che mi aiuta in casa, di essere più presenti. Come vedete dalla foto tutto è bene quel che finisce bene, la mamma sorride e brinda con Patty alla faccia mia! Io nel frattempo, come dicevo, ho lavorato al Festival Veruno Musica che è un'isola felice in un Paese, l'Italia, ormai sull'orlo di una crisi di nervi... ma che dico orlo... nel bel mezzo di una crisi di nervi! Devo dire infatti che già dopo una settimana iniziavo ad avere i primi sintomi di insofferenza ed aver nostalgia di casa in Messico! (e sì, anche di mia mamma!). Però ovviamente ero felice di rivedere gli amici e sopratutto mia figlia qui in Italia. Comunque non ho potuto resistere e sono andata con Aldo a trovare la mia amica Giuliana a Imperia... ricordate quella della zingarata a Tula e Tolantongo? Che per ora è qui in Italia ... Sorpresa, sorpresa! C'erano anche 2 amici Messicani: Liliana e Roberto, che vengono sempre alle nostre 4 chiacchere in Italiano al Mi Vida. Insomma eravamo una bella combricola di Messicani-Italiani. Già che eravamo a Imperia abbiamo fatto anche un salto in spiaggia ed un tuffo in mare... freddino e sporchino a dire il vero. Poi siamo andati a visitare l'oleificio Carli di Oneglia, dove ho fatto il pieno... d'olio d'oliva extravergine (di olive taggiasche) pesto ligure ed altre squisitezze locali. Dopo la gita al mare siamo andati in Inghilterra, all'Università di Leicester, per l'annuale Cactus Explorers Weekend. Una full immersion di Cactus da tutto il Centro e Sud America, nelle conferenze dei cactofili europei, inclusa quella tenuta da me ed Aldo sui Cactus del Messico... La nostra gita inglese è terminata a Cambridge, bellissima città universitaria... dove ha studiato Newton, quello della mela per intenderci, tanto per citarne uno... e dove qualche anno più tardi è nato uno dei più importanti gruppi del Rock Britannico: i Pink Floyd... Oggi un pazzo pluri-indagato e condannato a 11 anni ha fatto cadere il governo Italiano e non per forza di gravità, come vorrebbe farci intendere.... Newton diceva che la gravità fa cadere gli oggetti, non i governi. Il pazzo in questione (avete capito chi è , vero?) se la caverà come sempre. Solo un povero cittadino qualsiasi, disoccupato , senza speranze, senza pensione, senza ammortizzatori sociali, se ruba una mela (quella di Newton) va in galera e non può nemmeno fiatare.... Mentre c'è chi - non contento di aver contribuito ampiamente a mettere l'Italia in ginocchio quando era il capo del governo - adesso la stende del tutto con una pugnalata alle spalle, togliendo la fiucia ad un governo che doveva essere una scialuppa di salvataggio fino alle prossime elezioni... Tutto per evitarsi di far votare il Parlamento se fosse il caso di espellerlo da ogni carica (date le numerose malefatte, vere o presunte, ma comunque troppe per essere tutte frutto di malata fantasia dei giudici...). Io comunque domani per fortuna torno in Messico!!!!! Addio e grazie di tutto il pesce.... |
Daina J. VenturaHola! Qesto è il mio blog su come e perchè ho deciso di venire in Messico con mia mamma ottantaquattrenne .... qui scriverò le nostre avventure in questo Paese meraviglioso e consigli per chi volesse venire a visitarlo o a viverci.... Archives
January 2018
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