
Sveglia alle 8.30 perchè alle 9 in punto avevo appuntamento con nientepopodimeno che Mr. Neal Morse nel ristorante in Prua per un WORSHIP on the ship.... Insomma siamo o non siamo su una nave da crociera in mezzo al mare caraibico, con la musica dal vivo che ci piace di più?...allora il minimo che possiamo fare è ringraziare DIO! E' stato un momento davvero emozionante e commuovente, cantare e lodare con Neal iniseme a gente di tutto il mondo, tatuati con teschi e dragoni sulle spalle, capelli lunghi, rock'n roll... Hey dude, GOD ROCKS ! E chi dice che il rock è la musica del diavolo non ha capito niente e può andarci (al diavolo)! Ho conosciuto Tod un amico di Neal e Melody, una simpatica ragazza Messicana di Galeana (incredibile!!!) Ma la cosa più incredibile era l'atmosfera di Pace, Amore e serenità che si respirava... Tanto che il giorno seguente allo stesso appuntamento delle 9 per il Worship eravamo almeno un centinaio!!! God is Good, really... Ed abbiamo pregato per tutta la nave, equipaggio compreso...
A proposito di equipaggio, all'ingresso del ristorante self service c'era una signorina Indonesiana che , armata di spruzzatore di liquido disinfettante, accoglieva tutti con un sorriso ed un " washy washy happy happy smiley smiley all the time!" E questo è diventato il tormentone della crociera... quando ci si incontrava in ascensore o in spiaggia o al bordo della piscina o sotto al palco del concerto il saluto era: washy washy! happy happy! Persino Adrian Belew l'ha inserito nella sua scaletta!!!!
Comunque il menù del secondo giorno era davvero succulento:
Gli eccellenti HAKEN alla 1 pm sul palco della piscina; poi i fantastici Beardfish dalla Svezia con ammore, i Riverside dalla Polonia; Portnoy Sherinian Mac Alpine e Sheehan per chi ama il virtuosismo ed il brivido della velocità... Nel teatro Sturdust è la volta dei Pain of Salvation (senza il carismatico frontman Daniel, costretto in un ospedale di Eskilstuna da un raro parassita mangiacarne... sembra una storia dell'orrore degna di EA Poe, ma è la verità) se la sono cavata egregiamente, con il biondo vikingo chitarrista Ragnar da me battezzato al festival di Veruno "primadonna" che ha preso in parola il mio nickname appropriandosi di palco e microfono... https://www.painofsalvation.com/
Poi di corsa nuovamente al Ponte per gli Spock's Beard e poi alla sala Spinnaker per il Q&A con Jon Anderson. Davvero carino, ha suonato alcuni dei brani più noti degli Yes da solo in versione unplugged, ed una curiosa canzoncina Tommy and I, dove raccontava i suoi primi concerti nella band formata con suo fratello Tommy a Liverpool e di quando con loro è salito sul palco a cantare un giovane che aveva la voce quasi come quella di Ray Charles... era Joe Cocker! E poi uno strano tipo tutto boccoli biondi che gli aveva fatto provare il primo spinello (Robert Plant). Ma il bello doveva ancora venire... infatti l'ultima sera Jon avrebbe cantato con i Transatlantic e sarebbe stato davvero un evento epico da pelle d'oca che ha lasciato tutti, ma proprio tutti, Jon incluso, a bocca aperta.... tanto che a un certo punto ha detto "wow, I'm soooo spaced out!" in puro slang hippy ...
washy washy hippy hippy.....all the time!!!! (segue a breve con l'ultima puntata)