www.portolamammainmessico.com
  • Home
  • Que Viva Mexico!
  • San Miguel de Allende, te amo!
  • Blog
  • LINK AMICI: SOGNANDOBAJACALIFORNIA
  • RICO! REGIONAL ITALIAN COOKING ( Cooking Workshop in San Miguel de Allende)
  • www.gloriamichelleolmi.com
  • LINK AMICI: ITALIANIINBAJA
  • Link Amici: Se Anche il Ragionier Ugo Espatria
  • Link Amici: Se Anche il Ragionier Ugo Espatria

E.R. San Miguel: Incidenti & Accidenti

1/7/2018

0 Comments

 
Oggi e' il mio compleanno. Ogni anno in questo giorno prendo decisioni importanti o faccio qualcosa di significativo, cosi' ho deciso di riprendere a scrivere il blog...
Mi sono resa conto che nel 2017 non ho scritto neanche un post. Il 2017 e' stato un anno molto duro per me, da dimenticare... e finalmente e' finito. Benvenuto 2018!
L'anno scorso non era certo iniziato nel migliore dei modi...
Io non sono superstiziosa, ma Venerdi' 13 Gennaio '17, guidando la mia vecchia cherokee verso casa al crepuscolo ho avuto un incidente frontale sulla carretera che va a Los Rodriguez, proprio mente stavo svoltando a sinistra per la sterrata che mi porta a casa.
Non so dire esattamente come, ma mi sono ritrovata una macchina addosso che credo venisse da sinistra perche' di fronte avevo guardato e non c'era nessuno...
Io ho sbattuto forte il labbro inferiore ed il mento contro il volante e mi sono sentita il sangue ed i denti in bocca ... nonostante il dolore e lo spavento sono uscita per far scendere mia mamma e vedere come stava... eravamo in mezzo alla strada!
Mamma non si era fatta niente, neanche un graffio. Per fortuna insisto sempre che si metta la cintura.
Io mi sono resa conto di aver perso i 2 denti incisivi inferiori ed avere il labbro rotto. Ma nient'altro grazie a Dio!

Non so chi l'abbia chiamata ma l'ambulanza e' arrivata quasi subito. Nel frattempo io ho chiamato l'assicurazione anche se non riuscivo a parlare, bene in qualche modo ho detto il luogo dell'incidente e il numero di targa e di assicurazione. Poi ho chiamato Salomon, il mio vicino di casa.
Ci hanno portato al pronto soccorso dell'Ospedale Generale che e' a solo 5 minuti.
Il ragazzo che era alla guida dell'altra vettura era conciato peggio di me: aveva sfondato il deflettore con la testa. Niente cintura.
Io continuavo a sanguinare dal labbro ed avevo messo i denti in un fazzoletto di carta. Quello che purtroppo non sapevo, che tutti dovremmo sapere, e' che se si perdono i denti interi entro un'ora si possono rimettere...
dopo una mezz'ora circa mi hanno suturato il labbro e mi hanno dato degli antidolorifici ed antibiotici da prendere. Li' non c'era un dentista e quindi per i denti non potevano fare nulla...
Se avessi saputo mi sarei fatta portare immediatamente da un dentista dall'ambulanza ed avrei riavuto i miei denti.
Salomon e Kathy sono venuti a prenderci in ospedale ed e' venuto anche l'adjustador dell'assicurazione che deve fare tutti i rilevamenti del caso.
Il Comandante della Polizia Federale mi ha fatto alcune domande ed ha consigliato sia a me che alla controparte di dichiarare  50% di colpa. Eravamo entrambi assicurati (qui in Messico e' abbastanza raro perche' non e' obbligatorio) ed entrare in una causa civile puo' richiedere molti anni e spese...
Prima di poter tornare a casa siamo dovuti andare con l'aggiustatore a vedere la jeep in un deposito. Poi, finalmente, Salomon ha potuto accompagnarci a Casa Luna, la casa rotonda che abbiamo fatto costruire e dove mi ero trasferita da solo 2 settimane!

La notte naturalmente non e' stata delle migliori...mia mamma non capiva cosa stava succedendo e non si ricordava piu' dell'incidente e mi chiedeva ogni minuto "ma cosa ti sei fatta alla bocca?". Io che facevo fatica a parlare, lei e' anche un po' sorda e non capiva. Mi faceva male tutto ed ero molto preoccupata e spaventata per via dei denti. In assoluto la cosa che mi aveva sempre fatto piu' paura era perdere i denti!
Oltretutto non avevo piu' la macchina, e dove vivo non passano mezzi pubblici... sono in mezzo alla campagna.
Grazie a Dio ho dei vicini adorabili che si sono fatti in 4 per aiutarmi. La mattina dopo infatti mi hanno accompagnato a fare ulteriori visite ed esami e dal dentista. Questa volta alla clinica privata dove ho saputo che per rimettermi i miei denti era ormai troppo tardi e che purtroppo altri 2 denti laterali erano danneggiati e dovevano essere estratti....
L'unica soluzione era mettere degli impianti fissi. Procedimento lungo e costoso!
La clinica era carissima, ma l'assicurazione avrebbe rimborsato le spese mediche fino a 125mila pesos (circa 6mila euro).
Salomon mi ha consigliato il suo dentista ed infatti sono stata per un anno in cura da lui.
Davvero bravo ed onesto! Il lungo, doloroso lavoro degli impianti e nuovi denti non e' ancora terminato, ma dovrebbe esserlo tra pochi giorni!

Molte altre cose spiacevoli sono accadute l'anno passato, che non sto ad elencare... ho deciso che ricordero' solo quelle belle:

Il sorriso della mia piccola grande Maia, le sue risate, il suo buffo modo di parlare...mezzo olandese mezzo italiano...la sua manina nella mia mano.
Vedere mía figlia Gloria imparare il mestiere piu' difícile del Mondo: la mamma...
Le Albe ed I tramonti mozzafiato della Baja California e dalla finestra della mia camera a San Miguel... Le meraviglie di questo Paese che amo visceralmente: Que viva Mexico!
Il viaggio in Madagascar, i sorrisi e le voci del bambini Malagasi... Felici del poco che hanno.
Gli occhioni rotondi dei curiosi lemuri. Gli inmensi Baobab con i rami come radici nel cielo blu d'Africa.
Gli incredibili colori della Terra e del mare.
Questo Mondo meraviglioso da esplorare e rispettare.
Infine l'affetto sincero degli amici vicini e lontani...
E l' Immenso incondizionato Amore di Dio nonostante Noi...

Picture
io senza denti dopo l'incidente dello scorso anno... fammi crescere i denti davanti, te ne prego bambino Gesu'...
Picture
Tramonto sul viale dei Baobab, Madagascar
Picture
alba da Casa Luna
Picture
il sorriso di Maia.... ha illuminato i miei giorni piu' bui....
Picture
iniziamo i festeggiamenti per il mio compleanno... con una bottiglia di bollicine Franciacorta
Picture
Picture
0 Comments

Sul Bordo Dell' Eternita'

12/15/2016

0 Comments

 
Continuo il diario del mio viaggio in Namibia, che fa parte del capitolo : "lasciolamammainmessico".
La tappa successiva e' piu' a sud, in un' originalissima guest house gestita con amore e gusto dai coniugi Frikke e Hilde Mouton, sulla sessantina.
Una vecchia calcara trasformata in boutique hotel, in mezzo al deserto.
Un piccolo giardino botanico di piante succulente ed un "lithoparium", con i lithops della collezione Cole, esperto di queste incredibili piante sasso,  da poco deceduto.
Le camere sono dei piccoli bungalow, arredati con materiali di recupero, come vecchie latte e lamiere, con veranda sul deserto, da cui ammirare i numerosi Impala ed altri animali che lo abitano. Un chiassoso gruppo di faraone (in pratica piccoli tacchini a pois che sembrano essere i volatili simbolo del Paese) fa da padrone nell'aia, su cui si affaccia una vecchia cisterna di pietra trasformata in piscina per rinfrescare gli ospiti.
Ottima cenetta a lume di candela, con il caldo vento ad accarezzarci e vista su tramonto mozzafiato.
Hilde ci ha gentilmente dato informazioni su dove trovare lithops e altre piante succulente. Aldo era cosi' eccitato dall'idea che in realta' non stava prendendo appunti ed avebbe poi dimenticato tutto. Infatti.
La mattina dopo siamo ripartiti dopo un'abbondante colazione all'alba. Avvistiamo le prime "Aloe dicotoma", bianchi tronchi succulenti, con diversi rami da cui spuntano le foglie di aloe, proprio mentre camminiamo tra queste piante inizio ad avere forti crampi allo stomaco ed un rimestamento di budella. Devo calarmi in fretta i pantaloni ed accucciarmi di fianco ad un'albero ignaro ... Qualcosa mi ha fatto male, forse il latte.
Un forte senso di nausea e crampi allo stomaco mi accompagnano per tutta la giornata, mentre attraversiamo savane e semideserti verso la nostra meta: il Fish River Canyon. Dal finestrino avvistiamo struzzi, impala, orici, zebre, fino ad arrivare sul bordo del Canyon, nel parco detto "della pace", simile al suo fratello Americano. Probabilmente formato quando i due continenti erano ancora uniti. Anche se qui i nativi San credono ancora che a formarlo sia stato il grande serpente (incedibile come leggende e religioni si assomiglino tutte) lontano cugino di Quetzacoatl...  Ad attenderci moderni ed attrezzatissimi lodge di pietra marrone costruiti sulle pendici del canyon, un vento caldo soffia incessantemente risalendo le pendici con un rumore quasi assordante, per questo tra le attrezzature fornite ai turisti ci sono anche dei tappi per le le orecchie.
Purtroppo non riesco ad apprezzare la bellezza del panorama, ne' la meravigliosa piscina a strapiombo sulle roccie. Riesco a malapena a trascinarmi con lo zaino e le borse fino al letto e crollarci sopra. Sono senza forze. Un sonno profondo mi avvolge e mi risveglio solo quando Aldo, Isa e Paolo, tornano vittoriosi ed accaldati dalla loro ricerca del litops perduto, segnalatoci da Hilde al view point, che hanno infatti trovato.
Recuperate un po' le forze e riesco a camminare per 3 o 4 km (qui dicono kilo), fino al view point con Aldo che mi mostra entusiasta le piccolissime piante sasso perfettamente mimetizzate tra le pietre del canyon. Trovo assai piu' interessante ammirare "the edge of eternity" (il bordo dell'eternita') con il gioco di chiaroscuri delineato dal sole che tramonta.

Mi sento un po' meglio, ma ho ancora crampi allo stomaco, quindi salto la luculliana cena preparata per noi nello scenografico ristorante con vista sul canyon, chiedo una zuppa e mi portano un passato di piselli. Perfetto per riequilibrare il mio povero sistema digestivo, dandomi vitamine e sali minerali sufficienti per recuperare le forze.

La mattina a colazione riesco a mandar giu' dello yogurt con frutta, il mio stomaco non e' ancora pronto per uova e pancetta...
Ripartiamo presto per la nostra prossima meta, nel profondo Sud della Namibia, ai confini con il Sud Africa, tracciati dall'Orange River.
Durante il percorso avvistiamo ancora Zebre, Struzzi, Impala ed Orici e femmine di un altro quadrupede non ben identificato.  E' buffo vedere come anche loro ci osservino, quasi a dire: che strani animali, escono sempre da cubi di ferro che si muovono veloci, camminano sulle zampe di dietro e usano le zampe davanti solo per tenere degli aggeggi che si mettono davanti agli occhi e fa uno strano clic...
Picture
Picture
Picture
Picture
Picture
Picture
Picture
0 Comments

Lasciolamammainmessico

12/3/2016

1 Comment

 
No, non preoccupatevi, non l'ho abbandonata....
c'e' chi se ne prende cura: anzi, sono ben 3 persone!
Semplicemente e' giunto il momento per me di prendermi il mio tempo, riprendermi un pezzetto di liberta'.
Chi sta facendo il "caregiver" per qualche persona cara sa che si consuma prima l'energia di chi si prende cura del malato (di demenza o alzhaimer) del malato stesso. E che spesso ci si sente in trappola, prigionieri.....
E bisogna avere il coraggio di lasciarli (i nostri cari) alle cure di altre persone, almeno per un po'....
Cosi' ho fatto: ho lasciato la mamma in Messico ed io sono andate in Namibia...
Si, in Africa, dall'altra parte del mondo e dell'emisfero.
Alla scoperta di un nuovo mondo: la mia prima volta in Africa.
E mi sono chiesta se anch'io avrei sofferto del tanto decantato "Mal d'Africa"....
La risposta la saprete solo andandoci voi stessi.

Picture
Goede dag Afrika !
Dopo un lunghissimo viaggio dal Messico, con 2 stopover: uno lunghissimo a Sao Paolo Brazil, dove ho reincontrato Aquino, ed un altro a Joburg dove ho rivisto Gaia, una delle "donne che emigrano all'estero"...
Sono approdata finalmente in Namibia: Windhoek e' una cittadina pulita e luminosa.
Il mio primo alloggio e'stato Rivendell, una guesthouse vicino al centro, semplice e pulita, con una piccola piscina dove mi sono rinfrescata dopo aver fatto colazione.
Poi sono andata in taxi alla Casa in Olof Palme, dove aspetto Aldo, Paolo e Isa che dovrebbero arrivare a minuti...
Mi ha fatto davvero piacere rivedere Aquino dopo 4 anni, quando lo avevo conosciuto a Verona.
Abbiamo ricordato insieme i bei momenti condivisi e parlato delle nostre vite, figli, amori e amicizie, che sono la cosa piu' bella e, naturalmente,  di Dio, che ci guida e ci insegna ad amare, nonostante noi...
E' stato difficile trovarci all'aereoporto Garhulos di Sao Paulo. Non ci siamo visti ed abbiamo incominciato a cercarci, dubitando che fossimo arrivati o che ci fosse successo qualcosa.... poi, quando stavo davvero rinunciando, sento il mio nome dall'altoparlante che mi chiede di recarmi all'ufficio informazioni. Ed eccolo li'... accaldato e sudato. Io stanchissima dopo 9 ore di viaggio praticamente insonne, pero' felici di riabbracciarci: le cose piu' difficili sono le migliori gli dico!

Il mio  primo impatto con l'Africa e' stato dolce, persino nella metropoli sudafricana Johannesburg, dove mi aspettava Gaia Manco , blogger emigrata come me, che avevo incontrato a Citta' del Messico 6 mesi fa, dove mi aveva ontervistato per il suo podcast:"Accidentally Joburg". Johannesburg, appunto, mi e' sembrata una citta' ordinata, pulita e civile.
Treni puntualissimi, jacaranda fiorite e caffe' affollati da una bellissima gioventu'.
Gaia mi rivela pero' che appena fuori dalle poche oasi di tranquillita' si trovano poverta' e delinquenza, in quella lotta mai finita tra ricchi e poveri o tra poveri e poverissimi....
Abbiamo mangiato qualcosa in un caffe' all'aperto nel tepore della primavera sudafricana, dove le temperature non scendono mai sotto i 5 gradi nemmeno in inverno.
L'ultimo volo per Windhoek e' atterrato dolcemente su suolo Namibiano alle 21:30 in punto.
Una brevissima formalita' in dogana e via con lo shuttle prenotato fino alla mia casa Rivendell per una notte di sonno in un vero letto finalmente!
Ora qui, nel giardino in Olof Palme, all'ombra di fronde odorose aspetto il mio futuro marito, forse.....
Adesso si' che mi sento davvero in Africa... dopo un viaggio di circa 400 km. A Sudest di Windhoek, una sosta a Klein Aub per cercare un Lithops (piccolissime piante-sasso del genere succulente) che William, un nativo Africano, ci ha aiutato a cercare e che ha trovato dopo un'ora di ricerche su una piana desertica disseminata di piete di quarzo. E poi via, verso il deserto del Kalahari: terra rossa, alti termitai ed un Lodge per ricchi turisti pensionati...
Siamo arrivati prima del previsto, verso le 2 del pomeriggio, quindi abbiamo avuto il tempo di farci una doccia ristoratrice, il caldo e' davvero brutale, un veloce bagno in una delle piscine del resort e poi un "game safari" tour in una delle jeep del parco.
Una sorpresa inaspettata!
Dopo pochissimi kilometri di pista nella sabbia rossa, abbiamo subito avvistato degli Impala, spring bocks (gazzelle dalle lunghe corna), poi dei Kudu, con lunghe corna a spirale, poi degli struzzi, uno splendido gufo su un gigantesco nido su un acacia, poi degli Gnu, che qui chiamano animali blu, e.... oh meraviglia! Zebre e giraffe!
Non ci aspettavamo davvero di vedere tutti questi animali selvatici in cosi' poco tempo...
Per finire, il nostro safari boy Shimi, dal bianchissimo sorriso, ci ha servito l'aperitivo su una duna con vista sul tramonto del kalahari. Da togliere il fiato.
Splendide le camere dei lodge, con letti ricoperti di zanzariere a bldacchino, arredamento molto raffinato da cui vorrei copire lcune idee, come i tubi di rame del gas come porta asciugmani.
Ottima la cena a buffet con improvvisato show delle inservienti che hanno intonato cori tipici e danze.

 





1 Comment

LA NEVE DI MARZO Gio, Mar 10, 2016

3/10/2016

0 Comments

 
E' passato un anno! incredibile.....
e quante cose sono cambiate nella mi vita, ancora piu' incredibile.
Mi scuso con i miei "fans", ma come avrete capito e' stato un anno movimentato!
Allora, da un anno circa sto costruendo una casa... (be' non la sto costruendo io e non e' mia...) diciamo che e' mio il progetto e che dovrei andarci a vivere presto.
E' una casa rotonda, il mio sogno da quando ero bambina: mentre tutti disegnvano casette quadrate con tetti spiovenyi, io lemdisegnavo rotonde, ispirandomi ai tipee indiani, o agli igloo esquimesi... Sara' che sono sempre stat dall prte degli indiani.
Anche quando facevo il liceo artistico e poi la facolta' di architettura, disegnavo e progettavo edifici circolari.... Bene, eccola qui....
L'avevo battezzata "casa luna", ma i muratori ed il mio architetto l'hanno ribattezzata "Coliseo".... credo sia chiaro il perche'.
Oggi sono andata sul terrazzo ed ho fatto alcune foto panoramiche alle montagne circostanti, imbiancate dalla neve di marzo....
strano ma vero puo' nevicare anche qui!
In effetti ha fatto piuttosto freddo negli ultimi 2 giorni e qualche fiocco di neve si e' posato sulle cime.
Io sono appena tornata dalla Bassa California, mia meta invernale abituale, dove sono andata con mia mamma e la mia amica Giuliana, e sincermente sono quasi pentita di non essere rimasta la' un po' piu' a lungo. Guardando le immagini piu' sotto non potrete che essere d'accordo....
Questa la vista dalla trrazza della mia nuova casa oggi:
E queste qui sotto invece sono le immagini del posto piu' vicino al Paradiso che io abbia mai visto in terra....
Bahia Conception, BCS nei pressi di Mulege:
Picture
Per ora vi saluto, ma conto di tornare presto perche' ho un mucchio di cose da raccontarvi.....
Hasta Pronto!
Picture
Picture
Picture
Picture
Picture
Picture
0 Comments

Le Balene Lo Sanno... (ed i serpenti anche)

3/15/2015

0 Comments

 
Picture
Oggi stranamente a San Miguel piove e fa freddo... cosi' sto scaldandomi ai ricordi del mio recente viaggio in "Baja" (Bassa California) a rivedere per la seconda volta le Balene grigie, oltre a visitare luoghi meravigliosi nei deserti della penisola e le isolette del Mar di Cortez con i loro endemismi di flora e fauna.
Il leit motiv di questo viaggio e' stato il "soffio": il soffiare del vento, unico suono costante, nel deserto tra i cactus ed i buffi "Cirios" (alberi a forma di carota pelosa della famiglia delle fouquerie) il vento in barca verso le isole o che solleva la sabbia sulle immense spiaggie deserte sul Pacifico. Il soffio del serpente a sonagli sull'isola Santa Catalina (crotalus catalinensis) unico nel suo genere ad essere privo di sonagli, che pero' mi ha cortesemente avvisato della sua presenza soffiandomi come un gatto, giusto in tempo prima che il mio piede si avvicinasse troppo e fosse suo malgrado costretto a mordermi, il che sarebbe stato fatale per me...
Infine il soffio soave delle grandi balene grigie nella laguna Ojo de Liebre, che si avvicinano silenziose ed aggraziate alle barche dei turisti a salutare e giocare.
Fa riflettere pensare che fino a non molti anni fa, in questa stessa laguna, allora battezzata con il nome del terribile baleniere Scammon, la balena grigia veniva ferocemente uccisa, proprio qui dove viene da sempre a riprodursi. "Le Balene lo Sanno" (come recita il titolo di un racconto di Cacucci) alcune di loro, le piu' anziane, sono scampate a quegli arpioni e ancora ne portano i segni. Pero' hanno perdonato ed ora si avvicinano senza timore e posano per noi, per le nostre fotografie e selfie, si fanno accarezzare, baciare , si esibiscono in divertenti balletti salutandoci con la coda. Il contatto non e' casuale, si alzano e ci guardano, si avvicinano e stazionano intorno alle piccole imbarcazioni che potrebbero benissimo rovesciare e affondare con un colpo di coda.
Il contatto e rapporto tra esseri umani e balene e' molto diverso da quello che si puo' sperimentare, ad esempio, con lo squalo balena che e' un pesce e non un mammifero: lo squalo balena, gigantesco ma innocuo, nuota ignaro non cerca nessun contatto con l'uomo che gli nuota o passa accanto, anzi casomai lo evita.
La balena ci riconosce, si avvicina e comunica, interagisce con noi, sembra volerci dire qualcosa di molto importante sulla vita e su questo pianeta che condividiamo. E si', ha misericordia di noi.
I serpenti invece, quelli a sonagli in particolar modo, mi hanno da sempre terrorizzato. Sara' che, come dice la Bibbia in Genesi 3, Dio ha punito il serpente ponendo inimicizia tra lui e la donna. Fatto sta che solo l'idea di incontrarne uno mi fa tremare, in tutta la mia vita per fortuna ne ho visti solo 2, entrambi mi hanno risparmiata. Il primo, in Arizona, dormiva tranquillo sotto un albero, non si e' scomodato ma ci guardava di sottecchi mentre lo fotografavamo a distanza di sicuezza.
Questa volta invece ero stata avvisata: Isa, una compagna di viaggio, ne aveva appena avvistato uno, camminando tra i bellissimi ferocactus diguetii dell'isola Santa Catalina. Lo aveva visto arrotolato tra le roccie su cui si mimetizza ed anche quello le aveva soffiato. Pochi minuti dopo anche Giuliana, altra amica, ne ha avvistato un altro. Quindi procedevo abbastanza guardinga, ma dopo un salto in discesa ho sentito un soffio ed era li' a meno di un metro dal mio scarpone, in posizione di attacco, per difesa. Un salto di un metro all'indietro con il cuore che mi era andato in gola e le gambe con la tremarella...e la consapevolezza di averla scampata. Dio mi vuole su questa terra ancora per un po',  ed ha voluto darmi  la prova che ci e' dato potere nel Suo nome su serpenti e scorpioni (Luca 10: 19)
Picture
0 Comments

Miracolo a San Miguel!

1/24/2015

4 Comments

 
San Miguel e' davvero la citta' dei miracoli:
Giovedi', come ogni settimana, io e mamma Elsa stavamo andando alle "4 chiacchere"  la conversazione italiana al Mi vida Vida, eravamo quasi arrivate al ristorante e sento esclamare da una  voce maschile con marcato accento torinese "ma non ci posso credere! Lei e' quella di portolamammainmessico! Quella scappata in Messico con la mamma ottantaquatrenne con la memoria del pesce rosso, e lei (indicando mia mamma) e' il pesce rosso! L'ho riconosciuta dal cappellino! Ma lo sa che io sono qui per merito suo? Leggo sempre il suo blog.... Lei e' un mito per me" - vabe' magari le parole usate da Enzo (questo ho poi scoperto essere il nome del simpatico signore) non erano esattamente quelle, ma rendono l'idea.... Insomma avevamo incontrato casualmente per strada a San Miguel un nostro "fan"... che guidato dal mio blog era arrivato sin qui senza peraltro scrivermi prima, come invece avevano fatto altri lettori. L'abbiamo quindi invitato a entrare e partecipare alle nostre 4 chiacchere, insieme a Giuliana - l'anfitriona - ed i numerosissimi partecipanti, ben 12 questa settimana! Quindi Enzo, ancora emozionato per il fortuito quanto inaspettato incontro, ha raccontato la sua storia di pensionato torinese d'adozione, ma nativo di Benevento. Ci ha raccontato che sua figlia ha sposato un Messicano e vive da anni a Playa del Carmen, dove lavora nel turismo, e che lui ha iniziato a viaggiare solo dopo la pensione, da solo con il suo zaino in spalla come un ragazzino, mentre la moglie con cui e' sposato da 40 anni, fa la nonna ai nipotini (i bimbi del loro figlio a Torino). Enzo, che ha gia' girato buona parte del Messico, non era ancora stato a San Miguel de Allende e negli stati centrali ne' a Citta' del Messico. Leggendo questo blog si era incuriosito ed aveva deciso di venire a visitarli, seguendo le mie tracce... Be' incredibile ma vero, come in una "Carrambata", grazie al destino, o meglio grazie a Dio, ci siamo incontrati. Abbiamo avuto una piacevole conversazione anche con tutti i partecipanti alle 4 chiacchere, che sono rimasti molto colpiti dalla singolare storia di Enzo e del nostro "magico" incontro... Enzo ha voluto una foto con il "pesce rosso" ed eccola qui!
Molte altre cose incredibili sono successe e stanno succedendo da quando sono tornata a "casa" qui a San Miguel, anche se da ben 2 mesi non scrivevo piu', lo so e mi scuso con i lettori... ma questo incontro con Enzo mi ha dato nuova linfa ed ispirazione!
Sono stata 2 mesi in Italia per le feste di Natale, ho visto mia figlia e la mia adorata nipotina, che ora ha gia' 8 mesi e cresce che e' una meraviglia! Nonostante sia stata bene e sia felice di passare del tempo con la mia famiglia e gli amici, non vedevo l'ora di tornare qui...Siamo tornate in Messico il 1 gennaio! Prima a Cancun, dove abbiamo visto la mia amica pittrice Claudia, che si e' trasferita li' da San Miguel, dato che con noi era venuta anche Giuliana (ricordate la zingarata a Tula eTolantongo di 2 anni fa?) Ci siamo ritrovate nuovamente noi tre, sulla spiaggia caraibica questa volta (vedi foto)...
Il 15 e 16 gennaio ho organizzato i miei primi concerti in Messico: BEPPE GAMBETTA www.beppegambetta.com un bravissimo chitarrista Genovese che conoscevo da 25 anni, al Teatro Santa Ana della Biblioteca di San Miguel! Che si sono rivelati un meritatissimo successo: entrambi i concerti hanno avuto il tutto esaurito, addirittura abbiamo dovuto aggiungere sedie al teatro strapieno, data la richiesta... anche la storia di questi concerti ha qualcosa di "miracoloso"... Devo ringraziare il Signore che mi ha fatto incontrare Ron Roth, un simpatico"gringo" statunitense, sposato con Liz, una Canadese, che un anno fa aveva regalato una delle mie lezioni di cucina al marito....lui ha portato un cd di Beppe che voluto ascoltare durante la lezione, e mi ha chiesto se lo conoscessi. "Certo che lo conosco! Molti anni fa avevo anche collaborato per alcuni suoi concerti in Italia..." ho risposto. E Ron ha proposto: perche' nin lo invitiamo a suonare qui a San Miguel? Detto fatto! ...Un anno dopo eccolo qui.
Devo dire che, nonostante organizzare concerti e spettacoli sia stata la mia principale occupazione per piu' di 30 anni, ero molto emozionata ed anche un po' impaurita a farlo qui in Messico per la prima volta... Ma grazie a Dio e' andato tutto bene, anzi benissimo!  Non senza aver fatto la necessaria promozione con manifesti, volantini ed articoli sulla stampa locale (hanno addirittura dedicato la copertina del Que Pasa ai concerti di Gambetta) email a tutti i nostri amici e conoscenti ed i social network.... una bella soddisfazione comunque, anche grazie al mio "compagno di avventura" Ron Roth che mi ha coaudivato con entusiasmo e professionalita'.
E' stato un piacere avere qui Beppe e sua moglie Federica, per la prima volta in Messico, che hanno affrontato questi concerti con umilta' e molta disponibilita' e professionalita'. Nel poco tempo libero rimasto, considerando anche un'esibizione fuori programma al Mi Vida, hanno potuto ammirare ed apprezzare le bellezze di questa citta', i sapori ed i colori del verdadero Mexico...
Naturalmente li ho portati anche alla Gruta per rilassarsi nelle calde acque termali, anche perche' in quei giorni faceva un po' freddino, sopratutto la sera e la notte. Ron e Liz li hanno scorazzati in giro per il centro ed i negozietti di artigianato ed io li ho portati a casa di Salomon e Kathy, in un rancho fuori citta', dove Beppe ha dato il meglio di se' come cuoco, cucinando per tutti trenette al pesto, con tanto di fagiolini e patate... molto apprezzato dai padroni di casa.
Purtroppo Beppe e Federica sono dovuti tornare nel gelido New Jersey, dove si sono trasferiti per alcuni mesi all'anno, dato che la maggior parte dei suoi concerti sono negli Stati Uniti!
Ho appena ricevuto una loro messaggio: Ciao Daina, Siamo bloccati a NY State dove ho suonato ieri sera perche' il concerto di oggi e' stato cancellato a causa del winter storm Iola. Cercheremo di tornare a casa domani se le condizioni lo permettono. Comunque ti volevamo ringraziare ancora per la bellissima esperienza a San Miguel e per tutto quello che hai fatto per noi. Tu e Ron siete stati bravissimi e noi siamo stati molto bene! La voce e' tornata grazie anche a qualche "bomba" di medicine naturali a cui Federica mi ha costretto appena arrivati nel freddo. Ti mandiamo un grande abbraccio, saluta tutti gli amici. A presto Beppe e Federica

Mi stavo chiedendo (e attendendo segni dal Cielo) se devo continuare ad organizzare concerti qui in Messico...e ieri ho incontrato casualmente in un caffe' un ragazzo americano che vi ha fatto ascoltare le sue composizioni, e' un bravissimo cantautore di Nashville.... il cui padre suonava la steel guitar con Bob Dylan.... che dite devo prenderlo come un segno del Cielo?

beppegambetta
beppegambetta
Picture
io mamma e Claudia a Cancun
Picture
Rayland Baxter, cantautore di Nashville (a destra)
Picture
Beppe e Federica alla Gruta
Picture
Beppe live @ teatro Santa Ana San Miguel de Allende
Picture
l'allegra combricola: Salomon e Kathy (in piedi) poi seduti d sin. Beppe con il cane Apollo, Ron, Liz, mamma, Federica,
Picture
Beppe live al Mi Vida a San Miguel
4 Comments

OAXACA !

11/3/2014

1 Comment

 
Immagine
Finalmente sono stata in Oaxaca, uno degli stati del Messico che ancora non avevo visitato...e ne è valsa davvero la pena! Natura spettacolare, cibo squisito, gente fantastica, artigianato, colori, cultura, musica... tutto super lindo! Con Aldito non potevano mancare le esplorazioni cactofile naturalmente. Ma siamo riusciti ad arrivare persino all'Oceano... ed a passare una giornata intera al mare a Playa Zipolite... la spiaggia degli Hippies (e dei nudisti abbiamo constatato). Ma procediamo con ordine: Aldo è arrivato a San Miguel e siamo partiti alla volta di Puebla, o meglio Atlixco, città dove hanno girato la telenovela "Zacatillo" di cui siamo accaniti fans. E' già la seconda vota che ci andiamo quindi ormai siamo di casa. Questa volta però c'era anche una bella esposizione di fiori e piante nella piazza principale. Peccato che il tempo non fosse dei migliori... cielo grigio e qualche goccia di pioggia. Putroppo il "Popo" (come i Messicani chiamano amichevolmente il vulcano Popocatepetl) era coperto da nuvole e non siamo a riusciti a fare foto degne di nota. Il giorno seguente siamo ripartiti verso sud e ci siamo fermati ad esplorare una collina alla ricerca di una particolare Foqueria, abbiamo visto anche diversi cactus interessanti, sembrava di essere in un giardino botanico! I panorami sono davvero mozzafiato, con questi enormi cactus colonnari ed i cieli di Oaxaca con delle nuvole che sembravano finte.  Ci siamo fermati a dormire in un anonimo paesino abitato per lo più da indios Nahuatl. Il padrone dell'albergo era Cristiano e, dato che era Domenica stava andando a Messa, così sono andata con lui. Accolta con affetto da tutti i fedeli che non facevano che abbracciarmi baciarmi e chiedermi cosa mi portasse in quel remoto paesino dalla lontana Italia...La funzione è stata interessante, con canti  e musica allegra ed una bimba piccolissima che suonava il tamburello.

Immagine
Il giorno dopo siamo andati ancora in cerca di cactus sulle colline, ma ha piovuto quasi tutto il tempo, nella zona di Teopan, mentre salivamo sulla cima di una montagna ad oltre 2500 metri, dove si doveva trovare un esemplare di mammillaria molto piccolo e particolare, pioveva così forte che si vedevano cascatelle e rigagnoli d'acqua scendere da ogni lato e la strada sterrata non era inondata solo perchè intelligentemente erano state scavati fossati ai lati della strada dove confluiva l'acqua, ma abbiamo dovuto desistere e tornare indietro...  La sera siamo arrivati ad Oaxaca che ancora piovigginava. Il tempo di farci una doccia, cambiarci e uscire per mangiare un ottimo mole negro di pollo, ovvero con una salsa a base di cioccolato e peperoni essiccati un po' piccante ma buonissima. Nella piazza principale di Oaxaca già stavano fervendo i preparativi per le celebrazioni del Dias de los Muertos, che qui durano una settimana a cavallo tra ottobre e novembre, con processioni, parate, fuochi artificiali, dolci tipici tradizionali, decorazioni con dahlie arancioni e viola e "calacas" (teschietti di terracotta decorati). Tutto è molto pittoresco e colorato, anche se si celebrano i defunti. Nella piazza c'era un mercato dove vendevano artigianato e succulenta "comida corrida" (street food) e si vedevano diversi cartelli a lutto per gli studenti "desaparecidos" di Ayotzinapa, che si suppone siano stati fatti sparire per mano di criminalità organizzata o polizia corrotta http://noticias.univision.com/article/2146656/2014-11-03/mexico/noticias/realizan-vigilia-por-estudiantes-de-ayotzinapa-frente-a-la-casa-blanca
La mattina siamo ripartiti per altre esplorazioni cactofile e poi abbiamo dovuto attraversare la sierra per arrivare all'Oceano.... Un'avventura che vi racconterò nella prossima puntata... (segue)
1 Comment

Voglio andare a Casa, ma la casa dov'è?

10/13/2014

1 Comment

 
Cantava Jovanotti... e spesso me lo chiedo anch'io! Sono stata un mese in Italia a trovare i miei cari e la mia meravigliosa nipotina. Ma poi sono voluta tornare a casa mia: a San Miguel de Allende, Messico. Sembra assurdo, anche se l'Italia è il Paese dove sono nata e cresciuta, dove ho vissuto per quasi 50 anni della mia vita. Un Paese che tutto il mondo ci invidia per le sue bellezze naturali ed artistiche. E devo dire che sono stata a visitare la Galleria degli Uffizi a Firenze ed è stata un'esperienza incredibile, mistica, che mi ha lasciato a bocca aperta... (buffo no? non ci ero mai stata quando vivevo in Italia).
Un Paese dove persino le Star internazionali scelgono di venire a sposarsi (recentemente a Venezia George Clooney ed Amal, negli anni '60 Tyron Power e Linda...) o almeno a fare il viaggio di nozze... Un paese che ha regalato al mondo i più grandi Artisti, Poeti, Geni e naviganti. Anche se qui ancora abitano i miei parenti, i mei amici più cari, mia figlia e mia nipote, il mio fidanzato.

La mia casa è in Messico. Il Paese dove ho scelto di vivere quasi 2 anni fa. L'Italia rappresenta ormai il mio passato, anche perchè è un Paese che vive nel passato, delle sue glorie passate. Ma non cresce, non si evolve, non ha sogni nè speranze. Per come la vedo io adesso come adesso l'Italia è uno splendido museo a cielo aperto, dove è bello venire in visita o in vacanza ma non mi fa sentire a casa. per quanto stupenda e piena di opere d'Arte grandiose ed incommensurabili, voi ci vivreste in un Museo? Nella Galleria degli Uffizi? Io no. Certo, avrei una splendida vista sull'Arno e su Piazza della Signoria, mi potrei svegliare ogni giorno ammirando La Primavera del Botticelli, ma davvero... non mi ci vedo in ciabatte con una tazza di caffè stravaccata con i piedi su una scultura di Michelangelo, con i gatti ed il cane che mi girano intorno... no. Preferisco la mia casetta piccolina a San Miguel, con Tilli che mi corre incontro festoso, il dondolo nel patio. Il terrazzo assolato da cui vedo ogni sera un tramonto diverso, disegnato per me da Dio in persona. Un albero di Jacaranda in fiore. Odore di tortillas appena fatte. Voci di bambini che giocano, i colori del Messico. Sì, io lo so dov'è la mia casa.

Picture
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Nel frattempo la Mamma era stata a Casa a S. Miguel, sotto le amorevoli cure di Bronny, una simpatica ragazza Australiana che ho soprannominato "noworries", perchè era quello che rispondeva sempre qualsiasi cosa le chiedessi...  A Bronny si è poi aggiunta anche Rogielyn, la mia amica Filippina, entrambe portavano mia mamma in giro tutto il giorno a turno, con il risultato che la sera loro due erano esauste e la mamma arzilla voleva uscire di nuovo... Me l'hanno viziata con ogni sorta di cibo e lasciandole fare tutto quello che voleva. Anche perchè se non glielo lasciavano fare si metteva a strillare, sbatteva le porte e poi alzava il braccio dicendo "Hail Hitler" ! Ma adesso è tornata a casa la castigamatti (che sarei io) e la sistemo per le feste.... e qui a San Miguel è sempre festa!
Immagine
Mamma con Bronny a SMA
1 Comment

Como Mexico no Hay dos!

7/18/2014

1 Comment

 
Sì, è proprio vero: Como Mexico no hay dos! Ho avuto un po' di nostalgia dell'Italia e mi sono anche chiesta che cosa ci faccio qui, ma poi, quando sono stata in Italia 2 mesi per la nascita di Maia Sophie mi sono anche ricordata perchè ero fuggita... Questa è casa mia, qui in Messico.  Amo questo Paese pieno di contraddizioni ma con un cuore enorme, con un orgoglio di popolo che trascende le razze e che anzi le ingloba tutte. Più lo conosco e più lo amo....
Picture

Certo, mi mancano mia figlia, la mia splendida nipotina, gli amici ed alcuni luoghi dell'Italia..  Ma il mio cuore è qui.
Ho seguito i Mondiali di calcio ed ovviamente tenevo per il Messico, anche se avendo vissuto a lungo anche in Olanda avevo un occhio di riguardo anche per la squadra che qui è stata ribattezzata "Naranja Meccanica" e che per poco non ha vinto la coppa...  Ma, onestamente, quando il Messico ha segnato dopo pochi minuti  ho gioito immensamente..... eeeeeeeeeh Punto! E quando ho visto e rivisto il "t/r)uffo di Robben" nella partita contro il Messico che ha fruttato un rigore inesistente per gli arancioni e la loro vittoria, con conseguente eliminazione della squadra Messicana, ho sentito una punta di rabbia.... Insomma, come dicono qui tutti i Messicani "NO ERA PENAL!"

1 Comment

Maia Sophie - 24 Maggio 2014

7/14/2014

0 Comments

 
Immagine
Picture
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Sono passati quasi 3 mesi... non posso crederci! Ci eravamo lasciati mentre partivamo per l'Italia per assistere alla nascita della nipotina... E' arrivata MAIA SOPHIE ! Nata il 24 Maggio 2014 - da notare che per far contenata la nonna (che sarei io) ha scelto proprio il compleanno di Bob Dylan per venire al mondo, con oltre 10 giorni di ritardo sulla data prevista. Alle 4.30 di mattina mi è arrivato un sms da mia figlia: Mi si sono rotte le acque, stiamo andando al Buzzi... Il Buzzi è l'ospedale dei bambini di Milano, dove ho partorito anch'io e devo dire che mi ha fatto un certo effetto ritornarci, quasi trent'anni dopo, per il parto di mia figlia. No, non vi sto a raccontare tutto, dalle doglie alle contrazioni, ai controlli della dilatazione, il dolore, la respirazione, le spinte... per questo vi rimando al sito di mia figlia : http://www.gloriamichelleolmi.com/
Eravamo in 8 ad attendere l'arrivo della piccola Maia Sophie, praticamente un Presepe: Mia figlia, naturalmente, nella parte più attiva... il padre della piccola - che ha assistito al parto facendosi in 4 - io, in qualità di madre della partoriente nonchè "abuelita" della neonata, mia mamma - ovvero la super bisnonna Elsa - entrambi i genitori e la sorella minore del papà della bimba e la sorella di mia figlia... Insomma sembravamo l'armata brancaleone alla riscossa, o una bella famiglia terruncella... tutti a chiedere ogni 2 minuti alle infermiere che entravano e uscivano dalla sala parto: " Tutto bene" ? - "Tra quanto pensa che nascerà" ? - " ho sentito un urlo, sarà mica successo qualcosa di grave"? - " No, signora, durante il parto è normale che si urli...." - "Sì, sì, certo lo so... hem, ho partorito anch'io proprio qui - ma sa è mia figlia - mi sembrava un urlo molto forte..." - "Abbiate pazienza, non state tutti qui vicino alla porta ..." - " ah si certo , si figuri..." e poi ci sdraiavamo sul pavimento per vedere da sotto la porta , o ci attaccavamo al vetro per ascoltare ogni rumore..." . Mia mamma che diceva: ma cosa stiamo aspettando? Chi ci porta a casa? Adesso tocca a noi entrare dal dottore? Ma io veramente non ne ho bisogno, chi deve farsi visitare? - Mamma, stai serena, siamo qui per la nascita della figlia di tua nipote, stai per diventare bis-nonna!  Ma davvero? Che bello... non lo sapevo... si sa già se sarà un maschietto o una femmina? Sì, mamma te l'abbiamo detto un miliardo di volte, è una femmina e si chiama Maia Sophie! Finalmente, alle 21.40 abbiamo sentito il vagito di Maia! Era nata, tutto era andato bene... Però, immediatamente dopo, abbiamo visto un infermiere che entrava con un'incubatrice... oddio che cosa succede? Le incubatrici sono per i bambini prematuri o piccoli e questo non era certo il suo caso, dato che Maia era nata dopo il termine e dagli esami doveva pesare più di 3 chili! Finalmente è apparso il papà a tranquillizzarci.... visibilmente stanco e provato ha detto: tutto bene, ha solo bevuto un po' di liquido amniotico e per sicurezza la tengono una notte sotto osservazione, in incubatrice perchè aveva un po' di liquido nelle vie respiratorie. Poi l'hanno portata fuori ed eccola lì.... bella vispa!  Che faceva le bollicine con la bocca e muoveva le manine con gli occhi spalancati... un'amore!
E' bellissima, dolcissima, una cucciolina meravigliosa... e in questi casi non si può far altro che essere grati a Dio per il miracolo della vita: insondabile, ineguagliabile, inesplicabile, imbattibile...
Dedico alla piccola Maia Sophie una strofa di Forever Young di Bob Dylan, che stavamo ascoltando alla radio giusto la sera prima che nascesse...
"May God Bless and keep you always, may your wishes all come true, may you always do for others and let others do for you, may you build a ladder to the stars and climb on every rung and may you stay forever young!" (Bob Dylan)
Immagine
0 Comments
<<Previous

    Daina J. Ventura

    Hola! Qesto è il mio blog su come e perchè ho deciso di venire in Messico con mia mamma ottantaquattrenne .... qui scriverò le nostre avventure in questo Paese meraviglioso e  consigli per chi volesse venire a visitarlo o a viverci....

    Archives

    Marzo 2015
    Enero 2015
    Noviembre 2014
    Octubre 2014
    Julio 2014
    Abril 2014
    Marzo 2014
    Enero 2014
    Diciembre 2013
    Noviembre 2013
    Octubre 2013
    Septiembre 2013
    Agosto 2013
    Julio 2013
    Junio 2013
    Mayo 2013
    Abril 2013
    Marzo 2013
    Febrero 2013

    Categories

    Todo
    Angeli
    Arcangeli
    Arte
    Ayotzinapa
    Baja
    Balene
    Barbacoa
    Bibbia
    Bisnonna
    Blog
    Bob Dylan
    Bradford
    Buzzi
    Cactus
    Cerveza
    Christmas Carols
    Compleanno
    Coro
    Corso Di Cucina
    Crociera
    Cruise
    Cucina Italiana
    Dia De Los Muertos
    Douglas Adams
    Festa Del Ringraziamento
    Feste
    Festeggiamenti
    Flash Mob
    Fossati
    Gattino
    Gourmet
    Grazie
    Gruta
    Halloween
    Inglesi
    Italia
    Jon Anderson
    Lincoln
    Los Cabos
    Mariachi
    Messico
    Miami
    Milano
    Mole
    Nascita
    Natale
    Nativi Americani
    New York
    Nipote
    No Era Penal
    Nonna
    Norwegian Cruises
    Oaxaca
    Ognissanti
    Orchestra
    Pain Of Salvation
    Paraiso
    Parto
    Pasta
    Patente
    Pellegrini
    Philip Glass
    Pittori
    Playa
    Pn14
    Prog
    Progressive
    Progressive Nation At Sea
    Regional Italian Cooking
    Rico
    Ristorante Italiano
    Rose
    San Miguel De Allende
    San Valentino
    Ship
    South Beach
    Spa
    Tacchino
    Tacos
    Tempo
    Terme
    Thanksgiving
    Tolantongo
    Toltechi
    Transatlantic
    Tula
    Viaggi
    Violino
    Vivaldi
    Washy Washy
    Workshop
    Worship
    Yes

    RSS Feed


Proudly powered by Weebly