La mattina siamo ripartiti per altre esplorazioni cactofile e poi abbiamo dovuto attraversare la sierra per arrivare all'Oceano.... Un'avventura che vi racconterò nella prossima puntata... (segue)
Finalmente sono stata in Oaxaca, uno degli stati del Messico che ancora non avevo visitato...e ne è valsa davvero la pena! Natura spettacolare, cibo squisito, gente fantastica, artigianato, colori, cultura, musica... tutto super lindo! Con Aldito non potevano mancare le esplorazioni cactofile naturalmente. Ma siamo riusciti ad arrivare persino all'Oceano... ed a passare una giornata intera al mare a Playa Zipolite... la spiaggia degli Hippies (e dei nudisti abbiamo constatato). Ma procediamo con ordine: Aldo è arrivato a San Miguel e siamo partiti alla volta di Puebla, o meglio Atlixco, città dove hanno girato la telenovela "Zacatillo" di cui siamo accaniti fans. E' già la seconda vota che ci andiamo quindi ormai siamo di casa. Questa volta però c'era anche una bella esposizione di fiori e piante nella piazza principale. Peccato che il tempo non fosse dei migliori... cielo grigio e qualche goccia di pioggia. Putroppo il "Popo" (come i Messicani chiamano amichevolmente il vulcano Popocatepetl) era coperto da nuvole e non siamo a riusciti a fare foto degne di nota. Il giorno seguente siamo ripartiti verso sud e ci siamo fermati ad esplorare una collina alla ricerca di una particolare Foqueria, abbiamo visto anche diversi cactus interessanti, sembrava di essere in un giardino botanico! I panorami sono davvero mozzafiato, con questi enormi cactus colonnari ed i cieli di Oaxaca con delle nuvole che sembravano finte. Ci siamo fermati a dormire in un anonimo paesino abitato per lo più da indios Nahuatl. Il padrone dell'albergo era Cristiano e, dato che era Domenica stava andando a Messa, così sono andata con lui. Accolta con affetto da tutti i fedeli che non facevano che abbracciarmi baciarmi e chiedermi cosa mi portasse in quel remoto paesino dalla lontana Italia...La funzione è stata interessante, con canti e musica allegra ed una bimba piccolissima che suonava il tamburello. Il giorno dopo siamo andati ancora in cerca di cactus sulle colline, ma ha piovuto quasi tutto il tempo, nella zona di Teopan, mentre salivamo sulla cima di una montagna ad oltre 2500 metri, dove si doveva trovare un esemplare di mammillaria molto piccolo e particolare, pioveva così forte che si vedevano cascatelle e rigagnoli d'acqua scendere da ogni lato e la strada sterrata non era inondata solo perchè intelligentemente erano state scavati fossati ai lati della strada dove confluiva l'acqua, ma abbiamo dovuto desistere e tornare indietro... La sera siamo arrivati ad Oaxaca che ancora piovigginava. Il tempo di farci una doccia, cambiarci e uscire per mangiare un ottimo mole negro di pollo, ovvero con una salsa a base di cioccolato e peperoni essiccati un po' piccante ma buonissima. Nella piazza principale di Oaxaca già stavano fervendo i preparativi per le celebrazioni del Dias de los Muertos, che qui durano una settimana a cavallo tra ottobre e novembre, con processioni, parate, fuochi artificiali, dolci tipici tradizionali, decorazioni con dahlie arancioni e viola e "calacas" (teschietti di terracotta decorati). Tutto è molto pittoresco e colorato, anche se si celebrano i defunti. Nella piazza c'era un mercato dove vendevano artigianato e succulenta "comida corrida" (street food) e si vedevano diversi cartelli a lutto per gli studenti "desaparecidos" di Ayotzinapa, che si suppone siano stati fatti sparire per mano di criminalità organizzata o polizia corrotta http://noticias.univision.com/article/2146656/2014-11-03/mexico/noticias/realizan-vigilia-por-estudiantes-de-ayotzinapa-frente-a-la-casa-blanca
La mattina siamo ripartiti per altre esplorazioni cactofile e poi abbiamo dovuto attraversare la sierra per arrivare all'Oceano.... Un'avventura che vi racconterò nella prossima puntata... (segue)
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