
Ora mi accorgo con orrore che è passato più di un mese dal mio ultimo post... Lo siento, Perdonatemi!
Comunque ringrazio i miei "lettori" per la pazienza e perseveranza nel leggermi... A proposito, si avvicina la Festa del Ringraziamento, una storica tradizione degli Stati Uniti, che risale al novembre 1623, quando fu effettuato il raccolto, W. Bradford, Governatore della Colonia di Playmouth Massachusetts fondata dai Padri Pellegrini, emise l'ordine:
« Tutti voi Pellegrini, con le vostre mogli ed i vostri piccoli, radunatevi alla Casa delle Assemblee, sulla collina... per ascoltare lì il pastore e rendere Grazie a Dio Onnipotente per tutte le sue benedizioni. »
102 pionieri (52 uomini, 18 donne e 32 bambini) perseguitati in patria, salparono dalle coste Inglesi a bordo della Mayflower, approdando sulle coste del Nuovo Mondo nel 1621, dopo un duro viaggio attraverso l'Oceano Atlantico (durante il quale molti si ammalarono e tanti morirono). Arrivarono quando l'inverno era alle porte; in un territorio selvatico e inospitale, fino ad allora abitato solo da nativi americani. Nonostante avessero portato dall'Inghilterra varie semenze da coltivare che seminarono nella terra dei nuovi territori; la semina non produsse i frutti necessari al sostentamento della popolazione: circa la metà di loro non sopravvisse al rigido inverno. Sarebbe stato così anche l'anno successivo se non fossero intervenuti i nativi americani (gli indiani) che indicarono ai nuovi arrivati quali prodotti coltivare e quali animali allevare, nella fattispecie il granturco ed i tacchini. Dopo il duro lavoro degli inizi, i Pellegrini indissero un giorno di ringraziamento a Dio per l'abbondanza ricevuta e per celebrare il successo del primo raccolto. I coloni invitarono alla festa anche gli indigeni, ai quali dovevano molto se la loro comunità aveva potuto superare le iniziali difficoltà di adattamento nei nuovi territori. Nel menù di quel primo Ringraziamento americano ci furono pietanze divenute poi tradizionali - in particolare il tacchino e la zucca.

La Proclamazione di ringraziamento del 1863 diceva:
« L'anno che si avvia alla fine è stato ricolmo della benedizione di campi fruttuosi e di cieli salubri. A queste munificenze, di cui godiamo così costantemente da essere portati a dimenticare la loro fonte, se ne sono aggiunte altre di natura così straordinaria da non poter che penetrare e addolcire anche i cuori abitualmente insensibili alla Provvidenza sempre vigile di Dio Onnipotente. In mezzo a una Guerra civile di ineguagliata portata e severità, che talvolta è sembrato invitare e provocare l'aggressione degli Stati stranieri, è stata preservata la pace con tutte le nazioni, è stato mantenuto l'ordine, sono state rispettate e obbedite le leggi ed è prevalsa l'armonia ovunque tranne che nel teatro del conflitto militare; mentre quel teatro si è grandemente ristretto con l'avanzare degli eserciti e delle marine dell'Unione. La necessaria deviazione della ricchezza e delle forze dai campi dell'industria pacifica alla difesa nazionale non hanno arrestato l'aratro, le navette o le navi; l'ascia ha allargato i confini dei nostri insediamenti e le miniere, di ferro come di carbone e dei metalli preziosi, hanno prodotto ancora più abbondantemente di prima. La popolazione è aumentata costantemente, nonostante le spoliazioni sul campo, l'assedio e il campo di battaglia; e al Paese, che gioisce nella consapevolezza di un aumento di forza e vigore, è permesso aspettarsi che continuino gli anni di grande aumento della libertà.
Nessuna mente umana ha congegnato né alcuna mano mortale ha elaborato queste grandi cose. Esse sono i doni generosi dell'Altissimo Dio, il quale, mentre ci tratta con ira per i nostri peccati, si è nondimeno ricordato della sua misericordia. Mi è sembrato giusto e appropriato che essi fossero riconosciuti con solennità, riverenza e gratitudine, con un sol cuore e una sola voce, dall'intero Popolo americano. Invito pertanto i miei concittadini in ogni parte degli Stati Uniti, e anche coloro che si trovano in mare e che soggiornano in terre straniere, di designare e osservare l'ultimo giovedì di novembre prossimo, come giornata di ringraziamento e Lode al nostro Padre benefico che abita i Cieli. […] »
In tutto questo ci sono molti punti di riflessione e verità... Una è che non si può ringraziare senza perdonare e non si può essere perdonati senza ringraziare. Non c'è Ringraziamento senza perdono.
Qui ho messo alcune foto della festa di Ognissanti, che abbiamo festeggiato a casa di amici. Quest'ultima è una festività molto controversa ed ultimamente molto di moda ma anche contestata: Halloween..... ma è tutta un'altra storia....Per dirla con Adriano celentano : "Grazie, prego scusi, tornerò....."