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Zingarata, seconda parte: Actopan, X e Grutas Tolantongo

7/26/2013

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 Grazie ad un'amica di Giuliana abbiamo scoperto un vero Paraiso escondido: Tolantongo, meta finale del nostro viaggio. Non è possibile prenotare l'hotel del Parco las Grutas  http://www.grutastolantongo.com.mx/
quindi è vivamente consigliato arrivare prima di mezzogiorno per trovare una camera libera (a meno che non si voglia campeggiare, il che non è solo possibile ma anche piacevole). Comunque ci  siamo alzate presto e dopo una bella doccia ed un caffè de olla (bollito in acqua e poi filtrato) con pandulce, siamo ripartite alla volta di Ixmiquilpan, da noi ribattezzata X per comodità (provate a pronunciarlo un po' di volte e vedete se non vi si attorciglia la lingua...) La stazione degli autobus di X è una tettoia di ferro arrugginito, nella polvere, a lato della strada statale... non offriva granchè per rifocillarsi nè ripararsi. Un taxi collettivo ci ha portato al vivace e coloratissimo mercato, da dove partono i trasporti per Tolantongo, lì abbiamo potuto comprare della frutta fresca e bere un ottimo jugo verde (fatto al momento con spremuta di arance, prezzemolo e, presumibilmente, cactus...) . I vari banchetti in realtà offrivano ogni ben di Dio, tra cui la Barbacoa estilo Hidalgo, piatto tradizionale della zona, fatto con carne di montone cotta nelle foglie di maguey (agave) in uno speciale forno scavato nella terra su pietre roventi e brace.

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Da un parcheggio dietro al mercato, sotto il sole cocente, un pullmino dall'aspetto poco invitante ci ha caricate (bagagli sul tetto) insieme ad altri avventori, per portarci al parco termale Las Grutas. I pochi finestrini aperti ed il mio condizionatore portatile (ventaglio) erano le uniche fonti di aria fresca. Sedili tipo panche, nessuna cintura di sicurezza in vista... bene eravamo pronte al trasporto bestiame.... 

Il pullmino si arrampicava su tornanti, in gran parte su strada sterrata, stretta ed a precipizio... un po' di fifa, però la vista era davvero impagabile! E... quando siamo arrivati a destinazione... meraviglia! Un fiume turchese scorreva tra montagne piene di  cactus alti più di 10 metri, con ciuffi di pelo bianco sulla cima (cefalio) si trattava infatti di una cactacea endemica: Cephalocereus senilis, impollinato da piccoli pipistrelli che vivono nelle numerose grotte che danno il nome Las Grutas a questo luogo incantevole.
Siamo riuscite a farci dare una camera con vista sul fiume, un bel balcone affacciato tra fiori e piante di banane, mango e papaia...  Era solo mezzogiorno quindi non abbiamo indugiato a tuffarci nelle acque termali e calde del fiume. Una vera goduria: temperatura dell'acqua 36 gradi, cascatelle che facevano da idromassaggio naturale ... sole ed aria purissima! Cosa chiedere di pù? A pensarci bene la natura è davvero troppo perfetta perchè sia frutto del caso, non vi pare? Dio è un artista eccezziunale veramente....
A quel punto una siesta pomeridiana era provvidenziale. Poi, riposate, siamo andate a fare una passeggiata e bere qualcosa. la struttura era davvero ben organizzata, con diversi ristoranti e bar, negozi, una piscina per i bambini, ampi spazi per campeggiare, fare barbecue, bagni e doccie puliti ovunque. Il tutto in un'atmosfera piacevole, ordinata e con attenzione all'ambiente. La Svizzera in Messico!  Noleggiano persino tende, materassini, coperte e tutto il necessario per il campeggio. Una famiglia di 4, 5 o 6 persone può passare un magnifico weekend con una spesa contenuta. Infatti è sempre pieno, 365 giorni all'anno... speriamo che non lo scoprano troppi "gringos" altrimenti è finita la pacchia! 
Il giorno seguente mi sono alzata di buon'ora e Giuliana che era in piedi dall'alba mi ha detto che mentre era ancora buio fuori aveva visto tutto rilucente di una  patina bianca che pareva neve. Immagino fosse la brina del mattino... In effetti l'aria era frizzantina. Sono andata in solitario a camminare sui sentieri segnalati ed ho naturalmente cercato cactus interessanti. Ho scovato diverse mammillarie alcune bianche , altre verdi e con i tubercoli molto allungati. Poi finalmente nascosti dalla fitta vegetazione ho trovato anche dei bellissimi ferocactus molto particolari. Sono tornata indietro a raggiungere Claudia e Giuliana per la colazione... Poi abbiamo dovuto lasciare la camera e mettere i bagagli negli appositi lockers (ho detto che è la Svizzera del Messico?) e siamo risalite per il sentiero, decise ad arrivare fino a dove si fa la "tirolesa" e  sopratutto alle pozitas, piccole piscine di acqua termale su terrazze in mezzo alla vegetazione rigogliosa. Un vero Paradiso! Se l'Eden era meglio di così doveva davvero essere un posto della madonna! Mentre salivamo, ogni tanto si sentiva uno strano rumore come di una carrucola che scivolava e poi si vedevano persone imbragate volarci sopra la testa... era la tirolesa... uno però mentre scendeva gridava " ya basta, ya , ya, ya, no quiero mas.... " poverino... era meglio non passargli sotto, onde evitare l'effetto piccione in piazza san Marco... ! In effetti la discesa pareva impressionante, io ....? Ma nemmeno per tutto l'oro del mondo! Mia figlia invece scommetto si sarebbe divertita da matti... Una volta in cima abbiamo finalmente trovato le pozitas e ci siamo subito immerse lasciandoci cullare dall'acqua calda cristallina ed ammirando il panorama,,, Ma come ogni cosa troppo bella dura poco, era giunta l'ora di tornare indietro riprenderci i bagagli e ripartire... un'altra scammellata sul pulmino sgarrubbato e poi altre 5 ore di bus per tornare a casa, dove siamo arrivate, stanche ma felici, nel cuore della notte.... Ne valeva la pena!
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Zingarata (parte prima) Actopan e Tula

7/23/2013

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Giuliana, l'amica italiana che organizza le 4 chiacchiere settimanali al ristorante Mi Vida di San Miguel, voleva congedarsi dal Messico come si deve, dato che torna in Italia  a fine luglio per un periodo indefinito... Così ha proposto una "Zingarata" in stile "Amici Miei" al femminile ed io ho subito accettato... A noi si è unita anche Claudia, un'artista Fiorentina di nascita ma  da 35 anni nazionalizzata Messicana . Siamo partite il 14 sera dalla Central camionera di San  Miguel alla volta di Actopan in Hidalgo: 5 ore e mezza di viaggio inclusa l'ora di attesa a Queretaro. Siamo arrivate a mezzanotte circa ed abbiamo finalmente raggiunto la Quinta Rivera, dove avevo prenotato anzitempo una camera decorosa (con 2 letti matrimoniali come si usa in  tutto il  continente americano)  http://www.hotelquintarivera.com/  Costo a notte per 3 persone 800 pesos (50 euro circa).  Il mattino seguente con calma, dopo doccia e colazione, abbiamo preso un autobus per Tula, che fermava proprio a due passi dal nostro Hotel, dove avevamo lasciato i bagagli . Con 25 pesos a testa (meno di 2 euro) siamo arrivate al sito archeologico di Tula in un'ora circa, il cielo era limpido e la giornata  prometteva bene. L'ingresso al sito archeologico costa 46 pesos ( 2,50 euro)  e li vale tutti! 

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Giuliana e Claudia hanno subito dovuto vedersela con un serpente a sonagli enorme (vedi foto a lato).. .
Poi, camminando in mezzo ai cactus abbiamo avvistato il tempio di Tlahuizcalpantecuhitli con i suoi famosi Atlanti o guerrieri a cui sono legati molti misteri... costruito dai Toltechi intorno al IX sec DC in onore a Quetzalcoatl, o serpente piumato (probabilmente perchè era di carnagione chiara e portava la barba) che predicava la fratellanza e si opponeva ai sacrifici umani.  Claudia, che a nostra insaputa aveva con se una conchiglia cerimoniale, una volta sulla sommità della piramide ha iniziato a soffiarci dentro producendo il caratteristico suono.
La vista dal tempio è particolarmente suggestiva, anche se ad est si scorgono le ciminiere  dell'impianto di raffineria della Pemex, che non è proprio un bel vedere...  Verso l'uscita c'è anche il campo del gioco della palla, molto simile a quello del sito maya di Chichen Itza con cui  Tula sembra essere in qualche modo legato. Dopo aver visitato anche il piccolo museo, mentre il sito si riempiva di turisti, siamo andate alla ricerca di un posto per mangiare qualcosa e ci hanno suggerito i Restaurante Ganadero, sulla statale a  un paio di kilometri. Un luogo davvero pittoresco! tutto in legno grezzo, con appesi campanacci e fotografie dei manzi e dei tori da premio, le cui carni probabilmente abbiamo mangiato... Non ho potuto trattenermi dal sorridere pensando al Ristorante al Termine dell'Universo di Douglas Adams, quando un manzo si avvicina al tavolo per offrire e far controllare le sue carni che verrebbero poi servite sotto forma di bistecca agli avventori. Arthur Dent il protagonista terrestre (unico sopravvissuto alla distruzione della terra)  inorridito rifiuta e dichiara che preferisce un minestrone.... al che il manzo se ne va offeso ed arrivano una carota, un sedano ed altri ortaggi che gli chiedono " chi ti ha detto che a noi piace essere bolliti vivi"? 

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Si era ormai fatto abbastanza tardi e siamo quindi tornate ad Actopan, su un autobus questa volta pieno di lavoratori che tornavano a casa. Eravamo piuttosto stanche ed abbiamo deciso di fermarci ancora una notte nel medesimo Hotel, dove ci hanno dato una camera molto più ampia e bella. La cittadina valeva comunque una visita, sopratutto per la bella chiesa e convento di San Nicola Tolentino del XVI secolo, in stile Novohispano, sotto i cui portici si stavano baciando 2 uomini (scoperti da Giuliana in flagrante).  Lo Zocalo circondato da portici, ci ha fatto una buona impressione di ordine,  pulizia e tranquillità.   (Seguirà seconda parte della zingarata al Parco Las Grutas di Tolantongo)

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E' uno di quei giorni che...

7/6/2013

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ti prende la malinconia... come faceva più la canzone della Vanoni? Era la Vanoni vero?
Eh già, succede...anche qui in Messico.
Non è sempre fiesta.
Ci sono anche le giornate uggiose. Come faceva quella di Battisti? Ma che colore ha una giornata uggiosa? 
mmmm vediamo...plumbeo, grigio?
Cielo grigio su, foglie gialle giù..... Ti sogno Californiaaaa. 
Questi chi erano, i Dik Dik?
Welcome to the Hotel California, such a lovely place, such a lovely place.... questa la so tutta , sono gli Eagles!  Ma sto andando fuori tema: la malinconia, la pioggia. Quasi sempre fanno rima.   Ah si ecco, ci sono... "Piove, senti come piove, madonna come piove, senti come viene giù, uh!
Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù! 
Hai visto che piove? Senti come viene giù! 
Tu che dicevi che non pioveva più! 
Che ormai non ti saresti mai più innamorata! 
E adesso guardati sei tutta bagnata! 
E piove! Madonna come piove 
sulla tua testa e l'aria si rinfresca, 
e pioverà fin quando la terra non sarà di nuovo piena 
e poi si rasserena! " (Jovanotti)
Ecco, vedi, basta poco per ritrovare il sorriso... e per continuare a citare il "filosofante"(filosofo cantante) Lorenzo Cherubini "Io penso positivo perchè son vivo perchè son vivo...io penso positivo perché son vivo e finché son vivo, niente e nessuno al mondo potrà fermarmi dal ragionare" ... e mi scappa da ridere perchè penso a Rebecca,  figlia di una mia cara amica, che quando era piccola aveva un pesce rosso e gli cantava: " Pescio positivo perchè son vivo..."
E mi viene ancora più da ridere perchè... uh uh uh ih ih ih, mi viene in mente quando l'altro giorno, durante le nostre "4 chiacchere" settimanali al Ristorante Mi Vida da Giuliana, David, un signore americano che ... diciamo ama più il vino dell'acqua, cantava a squarciagola " Ma Piove piove sul nostro amor!" di Modugno... e a momenti cadeva dalla sedia!

Ecco, vi saluto con questo video "vintage" di Domenico Modugno che canta "Ciao Ciao Bambina". Mi sembra la più azzeccata per il tema pioggia = malinconia.

Piove piove la mamma non si muove, si spegne la candela si dice buonasera!

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    Daina J. Ventura

    Hola! Qesto è il mio blog su come e perchè ho deciso di venire in Messico con mia mamma ottantaquattrenne .... qui scriverò le nostre avventure in questo Paese meraviglioso e  consigli per chi volesse venire a visitarlo o a viverci....

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